25 novembre 2013

Cappelli di prete e l'arte della meraviglia



"Euonymus europaeus - Cappello del prete, fusaggine - arbusto con fiori di colore bianco verdastri che produce vistose capsule di color rosa intenso dalla forma caratteristica che racchiudono semi avvolti da un arillodio rosso arancione velenosi come la corteccia"

Queste foto sono state scattatate durante una simulazione di caccia al tartufo a cui ho preso parte nei boschi delle Langhe, precisamente a Vezza d'Alba, piccolo comune in provincia di Cuneo. Lo slancio di trovarmi infangata fino alle caviglie ad inseguire il cane dal fiuto d'oro e il suo fido trifolao nella ricerca dei pregiati tuberi del territorio (qualche scatto di questa esperienza lo trovate qui) ha schiuso inaspettatamente un panorama dal quale mi sono lasciata sedurre partendo sempre dal presupposto che meravigliarsi per le cose è il più grande dono che possiamo fare a noi stessi. E poi, non avevo mai visto prima d'ora questi fiori dal singolare nome e alle "prime volte" bisogna sempre dedicare un ringraziamento speciale. 

Dal momento che ogni giorno è sempre un nuovo giorno, provare gratitudine è un atteggiamento da coltivare per più tempo possibile, senza riserve. La natura è il massimo serbatoio di energia a cui possiamo attingere per entrare in contatto con un campo di esperienza più sottile, profondo, elevato, meno filtrato dalle scorie delle strutture mentali che appesantiscono, inibendola, la nostra innata capacità di provare stupore. Anche Aristotele affidava all'atto del meravigliarsi (tò thaumázein) il valore taumaturgico di stimolo alla curiosità e, di conseguenza, alla conoscenza. Provare meraviglia e' il primo passo per entrare in sintonia con i misteri dell'Universo, e con la sua inequivocabile magia. Sfido chiunque a rimanere indifferente di fronte a una volta stellata durante una notte buia e tersa, lontana da qualsiasi fonte di luce artificiale. 

Qualsiasi momento di comunione con la natura, è un momento di autoconoscenza

Un piccolo miracolo di spontanea autocoscienza.Per tutti indistintamente, senza bisogno di essere dei mistici. E nel silenzio che spesso accompagna questi scambi emozionali tra micro e macrocosmo, si suggella la grazia dell'essere nel mondo ma non del mondo, di percepire un'appartenenza che non vincola, non pesa, non chiede nulla in cambio se non la nostra attenzione. Perché la bellezza (come qualsiasi altra cosa, del resto) per essere goduta, va guardata e, soprattutto, va riconosciuta. 


C'è bellezza ovunque la si voglia vedere, e ci sono sorprese e gioie inaspettate per chi compia questa scelta consapevole di vivere meravigliandosi continuamente. Perché sì, è una questione di scelta, il primo passo è sempre un  nostro atto di presa di posizione consapevole. Basterebbe non dare più nulla per scontato, ad esempio, dal fatto che esistiamo e respiriamo dalla mattina alla sera, al fatto che il sole sorge e tramonta ogni giorno rendendo possibile la vita sul nostro pianeta. Al fatto che, andando a cercar tartufi in una mattinata piovosa d'autunno, si trovano i cappelli di prete …

Mi auguro che chiunque guardi queste foto possa anche solo per un istante immergersi nella Bellezza che io ho provato e farla sua fin dentro ogni cellula del corpo. Sentendosi vivo, vibrante e complice del meraviglioso gioco cosmico della Creazione.

Mantra della gratitudine

DHANYAVAD DHANYAVAD DHANYAVAD ANANDA




Se l'unica preghiera che dovessi recitare 
in tutta la vita fosse "GRAZIE”, 
sarebbe sufficiente 

(Meister Eckhart)


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Giuseppe Povia - I bambini fanno ooh!




2 commenti:

  1. Ciao Cecilia, sono contenta di averti trovato su Google+ e aver scoperto "ilmestieredeldare"! :)

    Condivido tutto quello che hai scritto e anche il nome (e fondamento) del tuo blog: come diceva Yogi Bhajan, maestro di kundalini yoga, "giving is the art of living"!

    Anche io nel mio blog ho dedicato un post alla gratitudine: http://www.stillwords.it/2013/05/angels-on-road.html
    Leggendo le tue parole, ho ricordato un po' le mie.

    Grazie per avermi ricordato anche oggi quanto è semplice essere grati, con il tuo post!

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  2. Grazie Cecilia. Mi hai emozionato. "Dalla Luce. Con la Luce. Per la Luce." :)

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