27 marzo 2019

Un sentiero appena laterale, consigli anti-ovvietà in una masseria dove ti regalano tempo



Dopo aver capito dove porta la strada che si sta percorrendo, prima di consegnarsi all'abitudine, può essere vitale lasciare il rettilineo dell'ovvietà e prendere una leggera deviazione su un sentiero appena laterale, meno battuto o, addirittura, ancora da aprire. Potrebbe succedere che, di leggera in leggera deviazione, piegando più e più volte nella direzione di ciò che non è scontato, si arrivi a segnare con la vita un cerchio. 
(Massimo Angelini) 




Un sentiero appena laterale ... 

... e il tempo si fa largo, immenso, profondo, ventilato, circolare eppure circoscritto in luoghi dove la vita viene servita su un piatto di firmamento.
Uno di questi luoghi è La Masseriola, a Castellana Grotte, in Puglia.
Perché ci sono masserie e masserie. 

Ci sono quelle ricostruite ad arte per l'accoglienza turistica e quelle dove ancora ci brulica dentro la vita e l'unica arte possibile è cedere il passo a un altro ritmo. Dove si è ospiti nel vero senso della parola, come il pellegrino di passaggio che, magari per un giorno, munge le mucche insieme al contadino e si addormenta con il ruggito del trattore ancora nelle orecchie... Ospiti, non turisti. 



Sacro è l'accudire, non l'abbellimento a tutti i costi. 
Sacro è l'odore di stalla, il muggito delle mucche sotto la camera-grotta in cui stai andando a riposare, ricavata da quelle che un tempo erano mangiatoie, sacro il sapore della fatica arsa dal sole e punteggiata dalla costellazione di Cassiopea. 



Sacre le mani sporche di fango e terra, le rughe d'espressione di chi sotto il cielo infuocato ci sta senza occhiali da sole, sacro il ronzio delle api e il miagolio della gatta in calore, l'albero ricurvo e le staccionate incomplete, la metà marcia della mela, il freddo nella parte di casa dove non batte mai il sole, il silenzio della fine dei lavori e l'eco lontana di una radio a intermittenza. Sacra la botte divelta che mi ha fatto da guanciale per un paio d'ore di sole davanti all'ulivo dove mi pareva di vederle davvero appese come frutti invisibili e promettenti, le parole scritte nel libro di Angelini, "Ecologia della parola": Bellezza, Verità, Luce, Eterno, Misura, Memoria, Cuore, Stelle, Sacro, Poesia, Integrità, Sguardo, Simbolo, Dono, Gioia, Grazia, Gioco.

Parole-chiave, parole-seme, parole frutto, parole sacre.
Sacre le parole "scelte, scelte sapientemente" per fare eco all'invocazione di Alda Merini, "
di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi".

Perché le parole possono creare ponti, oppure innalzare muri. 

Bellezza, Verità, Luce, Eterno, Misura, Memoria, Cuore, Stelle,
Sacro, Poesia, Integrità, Sguardo, Simbolo, Dono, Gioia, Grazia, Gioco.

Sacro il tempo, quello vero. Quello del raccoglimento ... 
Chi semina raccoglie. 
Di essere poeticamente al mondo, per un'etica del quotidiano, concreta e spietatamente bella. Sì bella, perché "la bellezza salverà il mondo" - afferma il principe Miškin nell'Idiota di Dostoevskij.

E Bellezza non è ciò che piace, ma ciò che apre. 

Apertura al mistero, alla scoperta, alla meraviglia, al qui e ora, all'emozione struggente senza nome.
Al senza nome. 

Alla comunicazione, quella autentica. 

A La Masseruola il Nonno Vito ha la prestanza di una quercia, la scorrevolezza delle storie antiche e belle da ascoltare, la gentilezza di altri tempi travasata nell'attimo che, giorno dopo giorno, lo porta in sella al suo trattore a percorrere i sentieri che ha visto nascere tra i muretti a secco in pietra che intonano l'eco di generazioni e generazioni.  
"E' da quando avevo 5 anni che mi occupo di terra e di animali", racconta e a parlare sono prima i suoi occhi fulgidi e sorridenti, di un azzurro grondante vita, sembrano annaffiati dal cielo ... 

Il Nonno Vito

A La Masseruola la cortesia non è un'abitudine, è un gesto disinvolto come quando ti ritrovi attorno a un focolare con persone sconosciute che diventano intime nel tempo di dirsi nomi e cognomi, per poi tornare alla nudità di una tazzina di caffè, di un sorso di vino, o di una pacca sulla spalla.
A La Masseruola la cortesia non è un'abitudine, è un presentimento di libertà.
Si dice che quasi tutti quelli che passano da qui, soggiornando in questa masseria, tornino almeno una seconda volta, e poi anche la terza e non è frutto di un incantesimo, ma dell'incanto. L'incanto di fare qualche passo indietro, talvolta.


"In un tempo votato al culto della novità per la novità, orientato all'originalità, allo schiamazzo, all'eccezionalità e allo stupore longevo quanto un fuoco d'artificio, un sentiero appena laterale lo si potrebbe intraprendere stando fermi, abbassando i toni, ripetendo il già noto e, perciò, già dimenticato o, addirittura, facendo qualche passo indietro."  (Massimo Angelini)



INSTAGRAM @ceciliaisha
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FACEBOOK Cecilia Martino



Lettura Poesia "Come?" da Il mestiere del dare, Aracne edizioni, Roma 2018
Location: La Masseriola B & B Relais - Castellana Grotte, Puglia
http://lamasseriola.it/it/
Pagina Facebook: Relais La Masseriola



Il Mestiere del Dare
€ 8,00


"Mi confortano parole che sanno curare
vanno dritte all'anima 
ne aspiro gli accenti e sento
una carezza di velluto
proprio lì dove fa più male"

La Bellezza del Poco
Il cibo sparito dei contadini
€ 14,00

Mi piace la gente che sa ascoltare
  il vento sulla propria pelle,
  sentire gli odori delle cose, 
  catturarne l’anima.
  Quelli che hanno la carne a contatto
  con la carne del mondo.
  Perché lì c’è verità, 
lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, 
lì c’è ancora amore.   

(Alda Merini)

... Il sale, gli occhi, le stelle, l'aratro, il dono...

Il grande cielo è aperto! i misteri sono morti
Di fronte all'Uomo, che incrocia le braccia forti,
Ritto nella splendida immensità della natura!
Canta ... e canta anche il bosco, e mormora il fiume
Un canto di gioia che sale alla luce! ...
- Questa è la Redenzione! è l'amore! l'amore!

(Arthur Rimbaud)

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