19 luglio 2019

Ricompense e compensazioni, zuccheri raffinati e scomposto stupore

(Affacci poetici sulla dieta visionaria che nuoce gravemente alle industrie farmaceutiche)



Rifuggiamo da compensazioni dannose che la paura ci evoca come alleate. Saziamoci di ogni istante che ci tiene svegli!

L'universo compensa, anzi ricompensa sempre, è nella natura del dare cosmico.
Reputo ricompensa
l'alba dopo il tramonto e il tramonto prima dell'alba 
la calma dopo la tempesta 
l'arcobaleno dopo i temporali e i temporali 
la quiete dei momenti rari eppure così naturali,
presenti in ogni cosa.
Reputo ricompensa
il sorriso dolce dopo una litigata aspra
la piega che prende il ritmo dopo una burrasca,
e non si spezza 
- come la canna di bambù 
o la spiga di grano in un campo di girasoli - 
il riverbero delicato dell'acqua sulla roccia rude 
il gesto della mano del pescatore quando libera la preda
la discesa d'erba da rotolarci il petto 
dopo la salita sdrucciolevole di uno sterrato a mare aperto.
Reputo ricompensa
la fedele stella polare nel firmamento
anche quando la vita si annuvola e si perdono le coordinate
le fuse del gatto
la toppa rifinita a mano dopo lo strappo
il buio intorno al lampione
un parente lontano che torna all'improvviso
il riso, nella ciotola e sul viso - specie degli sconosciuti.
Reputo ricompensa
le cose che lasciano la scia
come il dondolio dell'altalena dopo la fine del gioco 
la spuma delle onde dopo il passaggio della nave
il tremolio del ramo dopo il volo del rapace
la luce obliqua delle comete
il profumo intenso dopo un abbraccio lento
la forma impressa sul cuscino dopo la culla del sonno.


Rifuggiamo da compensazioni dannose che la paura ci evoca come alleate.
C'è una vita che si esprime gratuitamente per noi, nutrimento senza effetti collaterali, cibo non raffinato ma condito di infinito.
Saziamoci di ogni istante che ci tiene svegli!

"Siediti al sole.
Abdica e sii re di te stesso."
(Una sola moltitudine, Fernando Pessoa)



Tutto vive dentro di noi.
Non importa se stai seduto a casa, nella tua veranda,
a fissare le formiche o le ombre degli alberi e dell’erba in giardino.
Ciò che importa è che ti importi.
Importa che tu percepisca.
Importa che tu noti.










Il miracolo non è quello di camminare sulle acque,
ma di camminare sulla terra verde nel momento presente
e di apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora.
(Thich Nhat Hanh)


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