Chi crede in Dio non può non credere alla reincarnazione. A conclusione del suo intervento a Torino Spiritualità, dedicato al "Karma, l'effetto della scelta", il maestro James ci lascia con questo sillogismo metafisico, indotto anche dalla domanda di un partecipante il quale si è posto l'interrogativo se la fede nella religione cristiana in qualche modo precludesse il raggiungimento ottimale dei benefici di una pratica (quella yogica) che affonda le sue radici spirituali in altre credenze che contemplano, ad esempio, il concetto di reincarnazione. Puntuale la risposta di James: "lo Yoga va al di là di qualsiasi religione, non è necessario diventare induisti, buddisti o altro, si può rimanere con la propria fede, i benefici non dipendono certo da questo". E poi, a voler andare a fondo all'argomento, "i primi cristiani credevano nella reincarnazione, è stato Costantino a bandirla”, aggiungiamo per amor di cronaca: in seguito all’editto che sancì il Cristianesimo la religione di stato dell’impero romano.
Mi sovviene immediatamente la bellissima citazione di un libro del mio maestro romano Giorgio Furlan, di cui consiglio la lettura (i dettagli in fondo al post):
“Lo Yoga non è una religione e va oltre la religione. Non è un credo, ma è formato da tutti i credi; non è un dogma e prospera sulla libertà dell'individuo. S'intende libertà interiore, da ogni pregiudizio, da ogni male, da ogni cattiveria, da ogni lusinga, da ogni possesso, da ogni attaccamento egoistico, da ogni istinto. Per riuscire in ciò devi amare tutte le religioni e non essere particolarmente di nessuna; devi rispettare tutti i credi e non attaccarti in particolar modo ad uno di essi; devi stimare tutti i dogmi, ma non saldarti a nessuno di essi, così eviterai la leggerezza, il fanatismo, l'intolleranza, il bigottismo, l'egotismo. Sono questi gli ostacoli più duri da superare e vincere per chi si dedica allo sviluppo delle energie latenti e specialmente alla conoscenza dell'Assoluto”
Ad ogni modo, a prescindere da qualsivoglia speculazione sull’argomento, la sua semplicità di fondo può essere racchiusa in questo ragionamento a cui ci invita il maestro James: chi crede in Dio non può credere in un Dio ingiusto e imparziale. Ciò che vediamo nel mondo non è certo lo specchio di giustizia e imparzialità. Dunque, Dio deve aver potuto dare una seconda possibilità a tutti, per consentire l’equità che è il principio basilare di un Creatore che ama indistintamente le sue creature, senza privilegi o favoritismi. Al principio dei tempi, Dio ha messo a disposizione a tutti le stesse identiche risorse, concedendo poi il libero arbitrio per rendere l’uomo libero di fare la propria esperienza nel mondo. Ed ecco che, a seconda delle azioni individuali di ciascuno (la legge del karma, ovvero la legge di causa ed effetto), si sono originate le disuguaglianze che vediamo, causate dunque dalla volontà umana e non dall’ingiustizia divina. Che Dio misericordioso e compassionevole sarebbe quello che concede una sola opportunità ai suoi figli?
Dunque, si può “scegliere” di non credere in nessuna forma di divinità, ma nel caso si avesse una fede in qualche Dio, la credenza nella reincarnazione dovrebbe venire alquanto spontanea. “Se Dio esiste – spiega James – deve dare le stesse opportunità a tutti. Dunque, se Dio esiste deve esistere per forza la reincarnazione”. Quanto all’immagine di Dio – continua James – “è impensabile nel Terzo Millennio ancora credere a una identità specifica dell’essere divino: Dio è pura energia, senza forma, impersonale”.
La forza divina che sostiene tutta la creazione non è altro che pura vibrazione, intelligenza fatta di frequenze elevatissime e di energia. Sintonizzarsi con queste frequenze è l’unica vera esperienza religiosa dei nuovi tempi, il salto quantico richiesto all’evoluzione umana. Il salto che conduce a vedere Dio dappertutto, nell’immanenza di ogni cosa e, soprattutto dentro di noi. Perché è lì che abita il sacro.
“Il regno di Dio è dentro di voi” (Gesù – Vangelo di Luca 17,21)
Letture consigliate
“Lo Yoga di Gesù” di Paramahansa Yogananda
“Esperienze Yoga” di Giorgio Furlan
“Immortalità cosmica” di Swami Sivananda
“Il karma e il significato della rinascita” di Sri Aurobindo
Ricordo che il maestro James Eruppakkattu insegna Yoga a Torino dal 1980 presso la Scuola Yoga Shanti di Via San Secondo 51 (tel. 011.597153, www.scuolayogashanti.it, Facebook: Scuola Yoga Shanti). E che il maestro Giorgio Furlan, insieme ad Elisabetta Furlan, insegna Yoga a Roma dal 1969 presso l'Accademia Yoga 1969 di Via XX Settembre 58 (tel. 06.4742427, www.accademiayoga.it, Pagina Facebook: Accademia Yoga 1969)
Mi sovviene immediatamente la bellissima citazione di un libro del mio maestro romano Giorgio Furlan, di cui consiglio la lettura (i dettagli in fondo al post):
“Lo Yoga non è una religione e va oltre la religione. Non è un credo, ma è formato da tutti i credi; non è un dogma e prospera sulla libertà dell'individuo. S'intende libertà interiore, da ogni pregiudizio, da ogni male, da ogni cattiveria, da ogni lusinga, da ogni possesso, da ogni attaccamento egoistico, da ogni istinto. Per riuscire in ciò devi amare tutte le religioni e non essere particolarmente di nessuna; devi rispettare tutti i credi e non attaccarti in particolar modo ad uno di essi; devi stimare tutti i dogmi, ma non saldarti a nessuno di essi, così eviterai la leggerezza, il fanatismo, l'intolleranza, il bigottismo, l'egotismo. Sono questi gli ostacoli più duri da superare e vincere per chi si dedica allo sviluppo delle energie latenti e specialmente alla conoscenza dell'Assoluto”
Ad ogni modo, a prescindere da qualsivoglia speculazione sull’argomento, la sua semplicità di fondo può essere racchiusa in questo ragionamento a cui ci invita il maestro James: chi crede in Dio non può credere in un Dio ingiusto e imparziale. Ciò che vediamo nel mondo non è certo lo specchio di giustizia e imparzialità. Dunque, Dio deve aver potuto dare una seconda possibilità a tutti, per consentire l’equità che è il principio basilare di un Creatore che ama indistintamente le sue creature, senza privilegi o favoritismi. Al principio dei tempi, Dio ha messo a disposizione a tutti le stesse identiche risorse, concedendo poi il libero arbitrio per rendere l’uomo libero di fare la propria esperienza nel mondo. Ed ecco che, a seconda delle azioni individuali di ciascuno (la legge del karma, ovvero la legge di causa ed effetto), si sono originate le disuguaglianze che vediamo, causate dunque dalla volontà umana e non dall’ingiustizia divina. Che Dio misericordioso e compassionevole sarebbe quello che concede una sola opportunità ai suoi figli?
Dunque, si può “scegliere” di non credere in nessuna forma di divinità, ma nel caso si avesse una fede in qualche Dio, la credenza nella reincarnazione dovrebbe venire alquanto spontanea. “Se Dio esiste – spiega James – deve dare le stesse opportunità a tutti. Dunque, se Dio esiste deve esistere per forza la reincarnazione”. Quanto all’immagine di Dio – continua James – “è impensabile nel Terzo Millennio ancora credere a una identità specifica dell’essere divino: Dio è pura energia, senza forma, impersonale”.
La forza divina che sostiene tutta la creazione non è altro che pura vibrazione, intelligenza fatta di frequenze elevatissime e di energia. Sintonizzarsi con queste frequenze è l’unica vera esperienza religiosa dei nuovi tempi, il salto quantico richiesto all’evoluzione umana. Il salto che conduce a vedere Dio dappertutto, nell’immanenza di ogni cosa e, soprattutto dentro di noi. Perché è lì che abita il sacro.
“Il regno di Dio è dentro di voi” (Gesù – Vangelo di Luca 17,21)
Letture consigliate
“Lo Yoga di Gesù” di Paramahansa Yogananda
“Esperienze Yoga” di Giorgio Furlan
“Immortalità cosmica” di Swami Sivananda
“Il karma e il significato della rinascita” di Sri Aurobindo
Ricordo che il maestro James Eruppakkattu insegna Yoga a Torino dal 1980 presso la Scuola Yoga Shanti di Via San Secondo 51 (tel. 011.597153, www.scuolayogashanti.it, Facebook: Scuola Yoga Shanti). E che il maestro Giorgio Furlan, insieme ad Elisabetta Furlan, insegna Yoga a Roma dal 1969 presso l'Accademia Yoga 1969 di Via XX Settembre 58 (tel. 06.4742427, www.accademiayoga.it, Pagina Facebook: Accademia Yoga 1969)
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