"Capire che cosa è lo spazio! La sovrabbondanza di tutto, che non ci sono confini" (Walt Whitman)
Uno dei sinonimi di Poesia è spaziosità o spazialità. Rientra in quello che a me piace evocare come MANDALA DELLE 5 ESSE con cui è possibile entrare in risonanza mediante l’ascolto intuitivo di poesie (Silenzio, Spaziosità, Semplicità, Stupore, Sensibilità).
Il linguaggio poetico non contrae - perché non in-forma, non vuole esprimere concetti, bensì espande - perché libera forze, le forze evocative originarie della parola che nel linguaggio ordinario sono nascoste, cementificate, occultate dall’allontanamento dall’origine arcaica del linguaggio. Ne ho scritto in maniera più estesa qui: Le radici organiche della Poesia | 5 spunti di incarnazione poetica.
La Poesia è un ritorno alle Origini, in senso sia etimologico che ontologico, esistenziale. Dal Logos al Mythos.
“La prima indica la parola esatta, soppesata, delimitata da un ambito e da un contesto precisi, con determinati presupposti. La seconda è la parola vera, che vale di per sé al di là di qualsiasi ambito, è quella che viene usata per le cose divine (universali), che non hanno bisogno di prove, ma vengono date o rivelate”. (Mario Negri, All’origine delle parole).
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DALLA CONSECUTIO TEMPORUM ALL'ETERNO PRESENTE
In un terreno di abbandono consapevole verso un ascolto di tipo diverso, accade uno slittamento da una percezione logocentrica condizionata da presupposti (volitiva) a una percezione mitica, pura, libera da intenzione (ricettiva). Slittamento che avviene anche a livello temporale: il tempo del logos è un tempo lineare (la modalità consequenziale cara alla mente logico-razionale segue la linea orizzontale passato-presente-futuro), mentre il tempo mitologico è circolare (eterno presente).
Nella visione poetica, che emerge da linguaggi simbolici, metaforici, analogici e intuitivi, tutto accade sempre nel momento presente. Una poesia - che nella sua essenza è musica e ritmo - è sempre nuova.
Quando viene pronunciata ad alta voce, letteralmente rivive. Vibra. Suona.
Il diapason dell'accordatura a questo canto universale è il CUORE. Ne ho scritto in maniera più estesa qui: Ecco perché leggere poesie ad alta voce fa bene alla salute.
La poesia è un ritorno alla dimensione atemporale, dove lo spazio viene percepito “in sovrabbondanza di tutto”.
“Quando cogli la spazialità luminosa del tuo corpo che irradia in tutte le direzioni, ti liberi dalla dualità e ti fondi nello spazio.” (Vijnana Bhairava Tantra, sloka 43)
La parola poetica nasce dal silenzio e dalla spaziosità, è sempre un indizio che schiude al mistero dell’essere e non ci chiede di essere capita intellettualmente, ci richiama piuttosto alla resa, alla ricettività, a farci largo, a darci spazio, pazientare. Ri-connette al “sentimento oceanico” originario, dell’essere parte di un Tutto infinitamente più grande che ci compenetra: il tesoro divino nel cuore umano con cui sintonizzarsi mediante il “rilassamento dallo sforzo”.
L’ascolto intuitivo di poesie lette ad alta voce è un invito a far riposare la mente nel cuore. E attendere …
“Il più grande complimento che abbia mai ricevuto è stato quando qualcuno mi ha chiesto cosa pensavo e ha aspettato la mia risposta.” (Henry David Thoreau)
INCONTRI IN PRESENZA MEDITAZIONE E POESIA: LE DATE DEL 2023
Incontro Poesia e Meditazione: 5 Dialoghi con l'Infinito sabato 28 gennaio 2023 presso H'olla - Porto Recanati |
LA POSTURA DI MEDITAZIONE
La postura della meditazione è una postura fisica:
stiamo seduti a terra con un forte senso di radicamento, le ginocchia toccano il pavimento, le natiche sono appoggiate, la schiena è eretta, ma flessuosa, non rigida, il petto è aperto al mondo, all’infinito, le mani sono appoggiate con semplicità una sull’altra oppure sulle ginocchia, gli occhi sono chiusi o lo sguardo è abbassato e fuori fuoco, una vista periferica.
Ma la postura è soprattutto una postura del cuore, senza la postura del cuore non c’è nemmeno quella del corpo o è forzata e rigida.
La postura del cuore è: io sono qui, aperta a qualsiasi cosa sorga e mi visiti, sono radicata a terra, sento il suo sostegno, e insieme mi alzo verso il cielo, nello spazio, li cucio. Il respiro è il mio alleato, mi fa stare qui in questo momento che fugge, nel presente che non è un tempo, sono seduta come un gatto, pronto a lanciarsi nel mondo se necessario.
Sono seduta per conoscere, non per fuggire in un mondo solo interno, in un oltre. Sono seduta perché tutto brucia di illusione e di incantamento e ora so che non voglio più essere incantata, che voglio svegliarmi.(da Il silenzio è cosa viva, Chandra Livia Candiani)
Poesia e Meditazione | "Una freschezza al centro del petto"
L’ultima invocazione
Alla fine, dolcemente,
dalle mura di questa casa possentemente fortificata,
dai ganci di serrature solide, dalla guardia di porte ben chiuse,
lascia che io mi espanda.
Lasciami scivolare fuori senza rumore
con chiavi di tenerezza gira le serrature – con un sussurro
apri le porte, o anima.
Dolcemente – non essere impaziente
(forte è la tua presa, carne mortale,
forte è la tua presa, amore).
(Walt Whitman)