Il punto è che il Mistero (o qualunque nome si voglia dare all'Anima, al mondo dell'invisibile, alla sostanza immaginale di tutta la realtà che è amore), non può essere compreso con la mente, non può essere compreso affatto. Al Mistero ci si può solo dare, scegliendo, appunto, di non capirlo. Ci vuole fede, coraggio e amore. Un atto di resa incondizionata. SURRENDER.
C'è una forza che spinge ininterrottamente verso l'evoluzione, è la vita più forte di noi e di qualsiasi schema mentale, è la forza viscerale di un istinto che progredisce sempre verso la sua meta più alta. Per cui, meno cervello e più viscere.
Comprendere con le viscere non vuol dire tornare a uno stato brado di istintualità irresponsabile, ma vuol dire tornare a "conoscere con il corpo", accordarsi con quella intelligenza cellulare che restituisce potere all'anima selvaggia che scalpita dentro le gabbie anguste delle troppe teorie mentali.
Come diceva Mère, la Madre (compagna spirituale del grande maestro dello yoga integrale Sri Aurobindo):
“Mi sembra assai difficile fare lo yoga con la testa.
La volontà non è nella testa, la volontà
– ciò che io chiamo volontà –
è qualcosa che si trova nel cuore,
che ha potere d’azione,
potere di realizzazione …
È il cuore che ha le ali, non la testa!” .
E allora: svisceriamo le nostre meravigliose vite!
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