15 agosto 2020

Voci poetiche | Parole al vento


Parlare al vento nel linguaggio comune ha solitamente un'accezione negativa, allude a un parlare a vuoto, non sentirsi ascoltati, a una comunicazione senza esito alcuno. Eppure... 

Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo (Tagore) 




Parole al vento, chissà che fine farà fare loro il vento. 
Chissà se proprio perché non viene impressa alcuna direzione personale, diventano di tutti, amplificando benedizioni, sogni e presentimenti. O anche maledizioni, incubi e smarrimenti.
Bisogna stare attenti a ciò che si pronuncia al cospetto del vento.
Bisogna stare attenti a ciò che si pronuncia.
Bisogna stare attenti.

A volte ci tratteniamo perché il controllo che vogliamo avere su tutto, anche sui nostri sogni e sulle magie dell'anima, ci blocca e ci direziona con pretese di linearità che una voce poetica non può comprendere...
Perciò, affidate le vostre parole al vento, anche senza sapere dove finiranno, che giri faranno, che percorsi seguiranno, affidatele per un puro atto di generosità gratuita, di insensata gioia o speranza. 
Le vie del Signore, si dice, sono infinite... Le strade del divino non sono le nostre.
L'infinito ha vie che noi non possiamo comprendere, e a volte non è la strada più breve quella che ci serve. 
Ma l'infinito è la Via

Recanati, 13 agosto 2020

Affidate i vostri sogni al vento, lasciateli vibrare alto, volare insieme a quelli più affini, combinazioni insaziabili di magie. A tempo debito, tutto si svelerà, vi tornerà indietro moltiplicato per quanto amore è stato messo in quell'unico gesto folle di resa totale al mistero.

Sei abbastanza folle da affidare al vento la cosa più importante che ora, proprio ora in questo preciso momento, ti sovviene? Fa così parte di te che non riesci a lasciarla andare, libera con e come il vento? 


Quando ero piccola volevo che mi comprassero i palloncini solo per il gusto di farli volare, dopo un po' che ci avevo giocato, era più forte in me l'impulso ad aprire il mio piccolo pugno e lasciare che lo spago scivolasse via dalle dita e aprisse a quel palloncino l'avventura della libertà. Sarebbe scoppiato, mi dicevano. A una certa altitudine per via della pressione atmosferica sarebbe scoppiato. Questa cosa un po' mi immalinconiva ma poi mi dicevo che intanto si sarebbe goduto il volo, e le visioni dall'alto e la danza del vento, invece di rattrappire e poi sgonfiarsi del tutto in qualche angolo della mia stanza... 

Quei palloncini mi hanno insegnato che è meglio scoppiare avendo vissuto tutte le possibilità del cielo che sgonfiarsi lentamente senza nemmeno averci provato...

Il vento è movimento per antonomasia, ma è anche ciò che è invisibile per antonomasia. 
Il vento non si fa vedere ma sentire, è come il respiro, è il respiro della terra, è alito di magia universale. 
Nella tradizione tibetana è al vento che vengono offerte le bandierine colorate con su scritti i mantra, solitamente affisse proprio nei punti più alti affinché le benedizioni impresse con le lettere sacre si propaghino il più possibile, preghiere che alitano sui tetti del mondo. Ponti tra il mondo visibile e quello invisibile. 

Gli eventi sono venti di passaggio, momenti da cogliere, anche senza comprendere per forza tutto. Perché "non sono le spiegazioni che fanno andare avanti, è la nostra volontà di proseguire". 
Cogliere è il gesto della gratitudine per eccellenza.
Lasciamoci cogliere di sorpresa, qual buon vento! 

Diventiamo ciò che siamo destinati a essere, la poesia di un istante in cui siamo in grado di fidarci di ciò che non vediamo vale più di mille pratiche e convenevoli stanchi di fronte a santini, madonne e divinità a nostra immagine e somiglianza. 

Divino è ciò che sveglia, non ciò che addormenta o addomestica. 
È una boccata di aria fresca davanti al mare sempre nuovo della vita. 
È una boccata d'aria... 
È il vento che spettina, che disorienta, o che offre orientamenti nuovi. 
A volte le cose migliori nascono dagli imprevisti. 

Una parola affidata al vento non è persa, è affidata, appunto. È in cerca della sua migliore avventura, per non raggrinzirsi sotto il peso della vita sgonfiata nell'inerzia.
Affidate i vostri sogni all'invisibile, augurando il meglio per tutti gli esseri viventi. 

Non c'è momento più felice di questo amorevole invito alla libertà. 


11 secondi di Bellezza, affidata al vento...



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"Il segreto di un’esistenza piena e felice sta nell'imparare a distinguere tra i tesori veri e quelli falsi. Il mare che ci circonda, il sole che ci dà vita, la luna e le stelle che brillano nel cielo sono le vere ricchezze. Sono tesori senza tempo e ci sono stati regalati per ricordarci ad ogni istante la magia dell’esistere; sono la testimonianza di un mondo pieno di miracoli, e basta guardarsi attorno per realizzare i propri sogni".  (Il delfino, Sergio Bambarén)


 



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10 agosto 2020

Voci poetiche | La Notte di San Lorenzo


Questo è l'unico Desiderio che la Vita ha per noi...


Stelle cadenti o stelle danzanti? 
Ma poi, davvero cadono le stelle?
Ne avete mai seguito la traiettoria fino alla fine, il volo, la scia e ciò che resta, anche se non si vede. E cosa resta? 
Perché è così romantico assistere alla caduta di una stella, tanto da esprimerci sopra un desiderio, imprimerci un sogno, sostenerci un ideale, una visione o anche solo un istante di pura poesia?
Di cosa si nutre il bacio che diamo o la stretta di mano sotto la volta celeste del firmamento? 
A chi affidiamo i sogni di una notte di mezza estate, o di una vita intera?
Qualunque siano le risposte, recondite in chimere esistenziali o eclatanti come fuochi d'artificio a Ferragosto, è in alto che la ricerca delle stelle cadenti ci fa volgere lo sguardo. In alto dove, forse, l'attenzione non si arresta ai doveri quotidiani e qualcosa di imprudente e magnifico ci alita sugli occhi nuove arti e nuovi mestieri. 
I fantasiosi cieli d'estate regnano sovrani sui sentimenti di innamorati, poeti, veggenti e marinai, ma a fare festa è il destino che si ha sotto il naso.
Per brillare bisogna cadere, non sempre ma spesso, e cadere è danzare con i propri ritmi per brillare di luce propria. 
Questo è l'unico Desiderio che la Vita ha per noi. 
Nel libro dei misteri della notte di San Lorenzo c'è scritto anche questo, ma ciascuno scriva di propria mano i suoi versi. Liberi di inciampare e fare faville, di tremare e accendere fuochi, di stampare con il calamaio nero della materia oscura il miracolo che siamo destinati a incarnare.
Un unico canto (uni-verso) di presentimenti felici avvolga i nostri occhi al cielo, questa notte e tutte quelle che verranno. Non è più tempo di sopravvivere, ma di splendere. 


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Orologio astronomico di Macerata, 08-08-2020


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"Scelse un ristorante non molto costoso, visto che lui voleva sempre pagare il conto - nonostante lo stipendio di assistente nel dipartimento di fisica all'università fosse assai più basso dei suoi emolumenti di segretaria. Era ancora estate, e si sedettero a uno dei tavoli nella veranda sul marciapiede, in prossimità del fiume. Vorrei sapere quando gli spiriti mi autorizzeranno a dormire nuovamente con te, disse Lorens, di buonumore. Brida lo guardò con tenerezza. Gli aveva chiesto di non recarsi nel suo appartamento per quindici giorni, e lui aveva accettato: si era limitato a qualche rimostranza, soltanto per farle capire quanto l'amava. A suo modo, anche Lorens ricercava gli stessi misteri dell'universo: se un giorno le avesse chiesto di stare lontana per due settimane, lei avrebbe dovuto accettare. Cenarono senza fretta, e quasi senza conversare, osservando le imbarcazioni che solcavano il fiume e le persone che passeggiavano lungo la banchina. La bottiglia di vino bianco finì, e venne prontamente rimpiazzata da un'altra. Mezz'ora più tardi, le loro sedie erano accostate, ed entrambi guardavano il cielo estivo stellato, stretti in un abbraccio. Questo cielo... disse Lorens, accarezzandole i capelli. Stiamo guardando lo stesso cielo di migliaia di anni fa. Era ciò che le aveva detto il giorno in cui si erano incontrati. Brida, però, non volle interromperlo: questo era il suo modo di condividere con lei il proprio mondo. Molti di quegli astri sono ormai spenti, eppure la loro luce sta ancora attraversando l'universo. Lontano sono nate altre stelle, la cui luce non è ancora giunta fino a noi. 
Cioè... nessuno sa come sia veramente il cielo? 
Era la medesima domanda che Brida gli aveva fatto la prima sera, ma era splendido poter reiterare momenti così piacevoli. In effetti, non lo sappiamo. Studiamo quello che osserviamo, ma ciò che vediamo non sempre esiste. Voglio chiederti una cosa. Di che materia siamo fatti? Da dove provengono gli atomi che formano il nostro corpo? 
Guardando il cielo antico, Lorens rispose: Furono creati insieme alle stelle, nel primo attimo dell'universo, e sono gli stessi che compongono il fiume che abbiamo davanti. Cioè... dopo il primo istante della Creazione, non è stato aggiunto altro? Nient'altro. Tutto è nato e seguita a nascere. Tutto si è trasformato e si trasforma tuttora. Ma la materia dell'universo è quella di milioni di anni fa. Non è mai stato aggiunto un solo atomo. Brida rimase a contemplare il movimento del fiume e il moto delle stelle. Se era facile percepire il fiume che scorreva sulla Terra, risultava pressoché impossibile avvertire lo spostamento degli astri nella volta celeste".

(Da Brida di P. Coelho)

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02 agosto 2020

Voci poetiche | Il significato dei Girasoli


La potenza risvegliante del messaggio eliocentrico dei girasoli. 


Sono uno dei simboli dell'estate, la loro voce poetica sussurra un messaggio chiarificante e vivificante per chiunque voglia ascoltarlo. A me è giunto così, in questi giorni di incontri ravvicinati con questi fiori letteralmente solari, e come prassi del mestiere del dare, lo dono a voi con gioia e per il massimo bene di tutti. 


I girasoli seguono la rotazione del sole, da est a ovest, il che vuol dire che danno le spalle al sole, non lo guardano in faccia perché seguono la sua stessa direzione, in un certo senso sposano la stessa visione del sole, non si "limitano" a contemplarlo. 
È una bellissima immagine poetica di grande forza, quella che arriva dai girasoli! Essi non guardano il sole, anzi gli danno le spalle, perché sono come il sole, in un certo senso guardano come lui, hanno sposato il suo sguardo e la sua visione. 
Non lo contemplano, non lo guardano invocanti, non lo pregano, non lo meditano. 
Lo incarnano direttamente. 
Seguono il suo ritmo, il suo sorgere e tramontare, vedono come lui, svettano da terra tenendo bien alta la mirada, alto lo sguardo sul mondo. 
Non è irriverenza dare le spalle al sole, è grazia per chi è diventato il suo proprio centro, per chi l'ha trovato senza andare a cercare fuori di Sé, per chi ha espanso il plesso solare fino a interrompere la divisione egoica tra volontà personale e piano universale, per chi ha dato alla luce se stesso.
Per chi splende di luce propria e fa della sua vita radianza pura, naturale e spontaneamente si dona al mondo e alla vita. 

Dubita di tutto. 
Trova la tua luce. 



MEDITAZIONE CON I GIRASOLI, BASTA UN ISTANTE

La suggestione che lascio a chi leggerà queste righe è questa: ogni volta che incontri un girasole, ringrazialo per il messaggio potente che la sua Bellezza vuole darti. Anche solo per un istante, immedesimati in lui, Lui che vede come il Sole, e prova a sentire una visione più chiara, espansa, vibrante e luminosa scaturire dalle profondità del tuo essere.

Guardo dovunque, 
cerco qualcosa, 
sono disintegrato dagli occhi  
e l'istante mi reintegra.

(Lőrinc Szabó, poeta ungherese)

Dona a Lui la soluzione di problemi che ti sembrano irrisolvibili, se è questo il tuo caso, oppure di qualsiasi rompicapo o dubbio o incertezza o disagio che non ti consente di vivere pienamente con gioia il momento presente.
Forse sentirai qualcosa all'altezza del plesso solare o cardiaco, forse sentirai in una maniera soltanto tua. Tienitela stretta e poi continua le faccende di sempre, rimanendo aperto e fiducioso come la corolla del girasole nelle ore diurne, concedendoti riposo e rallentamento di attività frenetiche nelle ore notturne…
 
Il girasole non si "rompe il capo", muta direzione, gira lo sguardo, cambia prospettiva, e ha in sé il colore / calore del sole.

Un richiamo immanente alla forza motrice che rende possibile la vita sulla terra, tanto nota al "pittore dei girasoli" per eccellenza Vincent Van Gogh il quale pareva trarre dalla pittura immedesimativa di questi fiori una fortissima consolazione " … che anche quando si piega e appassisce, conserva in sé la forza che gli ha dato il sole."



Come scrissi in un altro post, qualche anno fa:

"Ci dimentichiamo spesso che noi siamo come il sole, in quanto parte integrante dell’universo, e abbiamo non solo il diritto ma anche il dovere di splendere. Se il sole smettesse di irradiare la sua luce vitale, non ci sarebbe più vita sulla terra. Immedesimatevi con il sole e capirete il danno che perpetuate se limitate la vostra espansione luminosa per difendere preventivamente qualcuno da qualche eventuale danno." (Il post integrale puoi leggerlo qui: Se ami qualcuno liberalo da te


Concludo con le parole di un grande maestro molto amante del Sole di cui proprio in questi caldi giorni estivi ho ripreso in mano un libro dedicato allo Yoga del Sole:

" Come pensate di risolvere i vostri problemi in questa anarchia?
Bisogna prima essere come un sistema solare, possedere interiormente il sole, affinché tutto possa gravitare intorno a un centro, ma che sia un centro luminoso, che diffonda calore e non un centro opaco, spento, insignificante… Coraggio, fate una buona pulizia! Tutti coloro che avete considerato come guide, siano essi sciocchi o sapienti o personaggi storici, vanno verificati uno per uno chiedendo loro : "Sei forse luminoso come il sole? No? Allora vattene!... Tu emani calore come il sole? No? Allora fuori di qui, questo non è il tuo posto!" E dopo questa purificazione, introducete in voi il sole. E quando prenderà il suo posto centrale, quando sarà presente in voi, reale, vivente, vedrete di che cosa è capace". (Omraam Mikhaël Aïvanhov, Lo Yoga del Sole -  Gli Splendori di Tipheret)


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