In lingua spagnola c'è un modo di dire quando si hanno le vertigini molto evocativo.
Marear!
Avere un capogiro, "darse mareo".
Il mare!
Come rimbomba l'odore dell'onda - e dell'ombra.
La Bellezza è sempre tremenda, è liquida e scorre nelle venature d'anima.
La Bellezza, non quella che piace ma quella che apre.
Il cuore si spalanca, scoppia, si scioglie, finisce in gola - si dice nel linguaggio metaforico - di fronte allo stupore, ad una espansione di sensibilità.
Il beato è tremendo o non è.
Quiete che scombussola il torpore
turbamento di meraviglia
ma anche meraviglia di quiete
Ding neng sheng hui (la saggezza nella quiete)
vertigine di sfondo bianco dai molteplici colori.
Mare! Spazio dai labili confini, orizzonti onesti di apertura
nessuna forma geometrica ti racchiude
nessuna certezza tra epidermide e abisso.
Le promesse pronunciate davanti al mare non possono durare
lo sanno bene gli innamorati, i poeti e i marinai
e vanno lasciate libere al vento che le ha prese in custodia.
Ma il richiamo di andare non è solo un naufragare, perché dolce è anche restare.
Dove c'è amore, c'è il mare - che sia dentro o fuori di noi.
Il capogiro della vita che diventa ebbrezza.
Davanti al mare il corpo trema, di freddo o di emozione
non importa, freme.
E la meraviglia non è quando pensi ma quando tremi.
Mare! Spazio dai labili confini, orizzonti onesti di apertura
nessuna forma geometrica ti racchiude
nessuna certezza tra epidermide e abisso.
Le promesse pronunciate davanti al mare non possono durare
lo sanno bene gli innamorati, i poeti e i marinai
e vanno lasciate libere al vento che le ha prese in custodia.
Ma il richiamo di andare non è solo un naufragare, perché dolce è anche restare.
Dove c'è amore, c'è il mare - che sia dentro o fuori di noi.
Il capogiro della vita che diventa ebbrezza.
Davanti al mare il corpo trema, di freddo o di emozione
non importa, freme.
E la meraviglia non è quando pensi ma quando tremi.
Marear!
"Cuando te veo me da mareo" ... Quando ti vedo mi gira la testa. Ed è più che un vedere, è Visione.
Davanti al mare l'uomo-donna è sempre un po' più poeta
come davanti al mistero che chiama, come dentro ogni cosa
se si ama.
Il mare dentro di noi può essere in calma o in burrasca
ma non tradirà mai la sua essenza di acqua
e l'acqua è viva - come dice Hokusai -
ogni cosa ha una propria vita e tutto vive dentro di noi.
"Cuando te veo me da mareo" ... Quando ti vedo mi gira la testa. Ed è più che un vedere, è Visione.
Davanti al mare l'uomo-donna è sempre un po' più poeta
come davanti al mistero che chiama, come dentro ogni cosa
se si ama.
Il mare dentro di noi può essere in calma o in burrasca
ma non tradirà mai la sua essenza di acqua
e l'acqua è viva - come dice Hokusai -
ogni cosa ha una propria vita e tutto vive dentro di noi.
Penso a Saffo e al suo marinaio Alceo -
"ma non è facile per noi, uguagliare la bellezza delle dee" -
la loro passione consumata con la complicità di barche divelte, ancore e vele da issare
- "ora risplende tra le donne di Lidia come, quando il sole è tramontato, la luna dalla dita di rosa vince tutte le stelle;
la sua luce si spande sopra il mare salato e sui campi fioriti;
la bella rugiada si versa, fioriscono le rose, il tenero cerfoglio e i fiori del meliloto"...
Canta Saffo, canta... che nulla vale più al mondo di ciò che si ama. E solo i canti di passione durano.
"ma non è facile per noi, uguagliare la bellezza delle dee" -
la loro passione consumata con la complicità di barche divelte, ancore e vele da issare
- "ora risplende tra le donne di Lidia come, quando il sole è tramontato, la luna dalla dita di rosa vince tutte le stelle;
la sua luce si spande sopra il mare salato e sui campi fioriti;
la bella rugiada si versa, fioriscono le rose, il tenero cerfoglio e i fiori del meliloto"...
Canta Saffo, canta... che nulla vale più al mondo di ciò che si ama. E solo i canti di passione durano.
Nella Medicina Tradizionale Cinese c'è un agopunto del dantian (centro energetico) inferiore che si chiama "mare del qi". È situato proprio sotto l'ombelico. Il qi è l'energia vitale. ... L'unico cordone ombelicale che vale la pena tenersi stretto è quello con le nostre abissali e insieme celestiali profondità!
E l'ultima parola, come sempre alla poesia.
Ti affido alla voce di Cecília Meireles "abitatrice delle spiagge, di alte spume".
Ostia, luglio 2020
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Fatti a immagine del mare
Non cercare là.
Ciò che è, sei tu.
Sta in te.
In tutto.
La goccia è stata nella nuvola.
Nella linfa.
Nel sangue.
Nella terra.
E nel fiume che si è aperto nel mare.
E nel mare che si è coagulato in mondo.
Tu hai avuto un destino così.
Fatti a immagine del mare.
Datti alla sete delle spiagge.
Datti alla bocca azzurra del cielo.
Ma fuggi di nuovo a terra.
Ma non toccare le stelle.
Torna di nuovo a te.
Riprenditi.
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Uso magico del sale e dell'acqua - La lettura di onde, conchiglie e venti che vengono dal mare
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