31 gennaio 2021

Dove il corpo vive: 17 spunti sensoriali per incarnare presenza

 nel qui e ora, dove il corpo vive … 

Una delle concrete conseguenze del trascorrere troppo tempo sulla tecnologia è che essa ci disconnette dal nostro corpo e ci spinge a rimanere a livello mentale. Rimpinzati di informazioni e intrattenimento, diventiamo teste disincarnate, tagliate fuori dai sensi e dalla realtà fisica, arrivando a sentirci frammentari e sradicati. I nostri sensi fisici sono ciò che ci fa sentire ancorati e collegati al momento presente. Costituiscono il portale d'accesso alla presenza. Per contrastare questa disincarnazione digitale, per sentirci di nuovo con i piedi per terra e rimanere sani di mente, prova uno o più dei seguenti spunti sensoriali ogni giorno […].

Scoprirai che prestare attenzione ai sensi in maniera semplicissima ti aiuta a tornare immediatamente nel tuo corpo e a prendere coscienza di dove ti trovi, in una realtà radicata, fuori dall'etere, nel qui e ora, dove il corpo vive. 




UNO

Fai tre respiri lenti e profondi. Allunga l'inspirazione e rilassati profondamente durante l'espirazione. Senti la sensazione del respiro dall'interno verso l'esterno. Coltiva un'intimità con la sensazione del respiro. Senti l'inspirazione, la pausa prima dell'espirazione, l'espirazione e la pausa prima dell'inspirazione successiva. 

DUE 

Applica della crema per le mani e avvertine le sensazioni mentre la spalmi. Se la crema è profumata, odorane la fragranza e osserva come quel sottile profumo influisce sul tuo stato. 

TRE

Applica un balsamo per le labbra che abbia una buona consistenza e magari anche un buon profumo. Senti le sensazioni sulle labbra. Goditi il profumo. 

QUATTRO

Ruota lentamente il collo formando un cerchio in una direzione e poi ripeti nella direzione opposta. 

CINQUE

Muovi le dita dei piedi, apri le ginocchia e fai oscillare i fianchi da un lato all'altro. Senti il peso e la presenza nella parte inferiore del corpo.

SEI 

Ruota lentamente ciascuna mano e ciascun piede formando dei cerchi e ripeti nella direzione opposta. Presta attenzione alle sensazioni. 

SETTE 

Questo lo chiamo "il giro del corpo in cinque minuti". Fai la scansione completa sotto riportata, per ricollegarsi a te stesso nel momento presente. 

- Nota quello che stai udendo adesso, senza alcun giudizio. Odi ciò che stai udendo. 

- Nota quello che stai vedendo adesso, senza alcun giudizio. Vedi ciò che stai vedendo. 

- Nota quello che odori adesso, senza giudizio. Odora ciò che stai odorando. 

- Nota quello che assapori adesso, senza giudizio. Assapora ciò che stai assaporando. 

- Nota quello che il corpo sta provando, dentro e fuori, l'aria, i vestiti sulla pelle, qualsiasi cosa il corpo stia toccando e le sensazioni all'interno. Osserva senza giudizio. Vivi ciò che senti. 


OTTO

Preparati una bevanda calda e mettici sopra il viso. Senti il vapore e il calore. 

NOVE

Stringi tra le mani una tazza calda. Per un minuto, presta attenzione solo alla sensazione nelle tue mani. Nota come in quel minuto la sensazione cambia. 

DIECI

Strofinati una goccia di olio di menta piperita o di lavanda sui polsi e sulle tempie. 


UNDICI

Inala profondamente qualcosa che contenga mentolo o eucalipto. 

DODICI

Prendi un asciugamano caldo e umido e mettilo sul viso. Limitati ad avvertire le sensazioni. 

TREDICI 

Porta entrambe le mani sul cuore, una sopra l'altra. Avverti le sensazioni nelle mani e nel petto. Senti il respiro che si muove dentro e fuori, il petto che si alza e abbassa, il cuore che batte e le sensazioni emotive che si presentano. 

QUATTORDICI 

Fai dieci passi, in maniera cosciente e consapevole. Presta molta attenzione alla sensazione che ciascun piede trasmette quando lo posi a terra, passi dal tallone alla punta, lo sollevi e lo rimetti giù. 

QUINDICI

Posa un cubetto di ghiaccio sul terzo occhio, il punto tra le sopracciglia, appena sopra. Con l'altra mano, colloca un asciugamo sul mento o sul naso. Avverti la sensazione di freddo e bagnato man mano che il ghiaccio si scioglie sul viso. 

SEDICI

Abbraccia qualcuno che ami (o almeno che ti piace). Prolunga l'abbraccio un po' di più di quanto faresti normalmente. Avverti le sensazioni che sorgono all'interno e all'esterno del tuo corpo.



Man mano che riduci l'uso della tecnologia, sarà utile e importante aggiungere alla tua giornata attività che coinvolgano il corpo. Oltre agli spunti sensoriali, inizia o potenzia l'attività fisica. Che si tratti di yoga, camminata, danza o altro, l'esercizio aiuterà il processo di guarigione dalla tecnologia. La disintossicazione sprigionerà parecchia energia in precedenza rivolta agli schemi ; questa energia avrà bisogno di essere ancorata a terra e incanalata. A tale scopo muovere il corpo è molto utile. Ti aiuterà ad ancorati al piano fisico e a dare alla tua attenzione un nuovo punto focale. In onore delle tue aspirazioni e azioni, perché non alzarti adesso e dare alla tua guarigione una sferzata di vitalità? Muoviti, balla, scuotiti, agitati, ruota, cammina, allungati, dondola, oscilla… Fai tutto ciò che il corpo desidera. Senti e celebra la libertà che stai scegliendo di creare! 


Tratto dal libro di Nancy Colier, Liberi dalla dipendenza digitale. Scollegarsi dalla Rete per riconnettersi con se stessi. 


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Il detox tecnologico, che nel libro sopracitato è esplicitamente riferito ai dispositivi di cui oggigiorno spesso si abusa più che utilizzarli in maniera consapevole, può per estensione metaforica essere assorbito come un rifiorire alla dimensione più naturale dell'esistenza.

Tecnologia come evocazione di artificio, artificiale e, per contro, riappropriazione di una naturalezza dell'essere fatta di ritmi e armonie non imposte dai bip digitali (per estensione, dagli automatismi e da qualsiasi forma di dipendenza). Ritrovare l'armonia, la ritmica naturale che si svela aderendo al qui e ora incarnato in consapevolezza, è ricontattare la nostra natura spontaneamente poetica e libera.

Poesia, infatti, è questione di armonia, ritmo, visione sensibile, apertura vigile, disponibilità a fare spazio, vivere ciò che si sente, vivere autenticamente. Vivere, non essere vissuti. Per questo, tra le modalità di riconnessione alla naturalezza dell'essere, inserisco la Poesia intesa non come artificioso mestiere letterario bensì come vibrante e fluida materia vivente. 

Basta solo iniziare, magari anche solo con un approccio differente alla fruizione di testi poetici. Se vuoi approfondire, lasciati cullare da questo post, che metterei come 17mo "spunto sensoriale".


DICIASSETTE 

Pratica di lettura creativa, leggiamo poesie come non abbiamo mai fatto fino ad ora. 




Questo minuto che mi arriva dai decilioni di minuti passati

Non c’è niente di meglio di questo minuto, adesso.”


(Walt Whitman)


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