La vita è quella cosa che accade mentre si è occupati a fare altro

20 giugno 2019

La vita è quella cosa che accade mentre si è occupati a fare altro

Ci sono sempre altri mondi dove potersi incontrare

Il racconto Amore e Psiche fa parte della raccolta del 4° Premio Internazionale Salvatore Quasimodo - Agosto 2018

Non mondi astratti, immaginari, artificiali, ma intrisi di vita, della nostra sensibilità protratta alle estreme conseguenze, di quel mistero che non appena lo pronunciamo ci sfugge.

Mondi dove potersi incontrare in relazioni davvero nuove, rinnovate, uniche e iniziatiche perché portano con sé il sentimento dell'inizio, sono quelli che scegliamo di non definire in concetti e di risolvere intellettualmente, ma piuttosto di immergere nella sensibilità di esistenza qui e adesso, qualsiasi cosa accada, situazione dopo situazione, momento per momento, risposta per risposta. Funzionali al presente, non giudici memori del passato. "Pastori dell'essere, luogotenenti del nulla".

Qualsiasi cosa accada sì, io ci sarò. Perché io sono in qualsiasi cosa accada, e andare in profondità nella visione esistenziale -poetica delle cose, piegarsi come canna al vento (e non spezzarsi) al nucleo divino che le anima.

Si può attingere al mistero della vita come se fosse una chiamata o come una punizione. A noi la scelta. Alle chiamate rispondono i poeti, i mistici, i visionari, sintonizzandosi con la qualità originaria del nostro essere naturale, che è poetico per natura, accogliente e senza brama. Estatico cantore della vita, non suo giudice o interprete per interessi personali.

Ci sono sempre altri mondi dove potersi incontrare ... sì sono i mondi poetici dove la vita diventa cammino libero vibrante consapevolezza, non zavorra appesantita da ideologie, idolatrie, fantasticherie, ipnotismi che ci tengono schiavi.

La vita è quella cosa che accade mentre si è occupati a fare altro, quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi, scriveva John Lennon.

Poesia è presenza di vita mentre accade, un abbraccio d'inconsistente premura che dirige l'attenzione all'intimo interiore senza cedere all'automatismo di reazioni programmate dalla paura, e il resto lo affida al vento.

Ti voglio libero/a come il vento.Volare non significa solo muovere le ali, ma restare in aria senza sostegno (un bel libro di Anthony De Mello di cui consiglio la lettura).

Dipenderà da me se pensare o essere ...

Bologna, 15 giugno 2019

Che cosa voglio.

tra le mani ancora quell'intuito decisivo

mentre il corpo reagisce a strani pensieri

la mente infrange gli ultimi schemi

Dipenderà da me se pensare o essere

(da "illogicaMente")

Esiste qualcosa che langue
nell'assenza di esistenza

quando mi soffermo su dettagli

che ancora non vedo

e si fa breccia un profumo di silenzio

a ubriacarmi il cuore

(Da " Il mestiere del dare")

All'interno del presente volume sono raccolti i racconti più rappresentativi tra quelli che hanno partecipato alla quarta edizione del Premio «Salvatore Quasimodo», che è particolarmente importante in quanto è inserita nel calendario delle celebrazioni che commemorano il cinquantenario della sua scomparsa.

Di autori civili, l’Italia è stata molto povera. Nel ‘900, dopo Quasimodo, uno dei pochi che può rientrare in questa categoria, per altre ragioni, è Pier Paolo Pasolini, il quale ha dichiarato sempre in maniera forte la sua visione della vita, in coerenza con il proprio mondo intimo, occupandosi degli emarginati, delle periferie, dei sobborghi, anche dei problemi che ha vissuto in prima persona quando dai suoi luoghi natali si è trasferito a Roma e della difficoltà di portare una parola come insegnante in un mondo molto ostile.

Chi si dedica alla scrittura del linguaggio dovrebbe leggere gli altri autori e avere cultura di ciò che hanno scritto, del salto che c’è stato tra Ottocento e Novecento.

Ricevere un riconoscimento per il proprio sforzo letterario, in una rosa molto ampia come quella del Premio “Quasimodo”, è indubbiamente gratificante. A loro, auguro che la lettura dei racconti che partecipano all’antologia sia una sollecitazione ad insistere in quest’attività e nello studio approfondito della scrittura.

(Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)

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