Distinti ma non separati
risveglio sopiti eccessi di corpo
e disfo la mente mentre mi spettino le sopracciglia
guardando non dall'alto, non dal basso,
ma in tutte le direzioni possibili
Nell'ora infallibile dell'attimo morente
chi fugge non è l'attimo, ma chi non sa morire
riporto il senso del mio nome
su un calendario che celebra noviluni e pleniluni
Mi cancello come fossi di gomma
mi sposo come fossi di argilla
mi riduco a niente come fossi tutto
come fossi l'ultima realtà rimasta al mondo
in un mondo che non esiste
A metà giornata, il cielo si fa duro
terso immobile fluido traboccare di sperma invisibile
e nelle mie lacrime l'ovulazione precoce
e l'ammonimento di una formula magica:
nutrire come la donna
penetrare come l'uomo
Ecco. Ecco ciò che io sono
prendetene tutti, dall'eternità.
(CECILIA MARTINO)
www.ceciliamartino.it
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"L’uomo è due uomini contemporaneamente: solo che uno è sveglio nelle tenebre e l’altro dorme nella luce" (Khalil Gibran) |
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