23 settembre 2016

Grecia: Sifnos, l'amore trionfa sull'Isola dei Poeti

Sifnos, mare di Platis Yialos©Foto CECILIA MARTINO
Dimenticatevi il caos di Santorini e la ridondanza di Mykonos, e tirate un profondo respiro: sull'Isola dei Poeti, le Cicladi scrivono sul foglio bianco del silenzio i versi più belli che possiate immaginare. Da spartire in dolce compagnia di voi stessi e tutt'al più con qualche pescatore che, mansueto armeggia con gli strumenti del mestiere, completamente immerso nella sua missione. La sua missione: il mare. Il mar Egeo sulla spiaggia di Platis Yialos (o Aigialos o Gialos), tappa del mio soggiorno a Sifnos, alla mattina presto è trasparente come la mente dopo le pratiche di meditazione svolte all'albeggiare, ha venature di luce che sembrano volerti insegnare l'arte della prospettiva impermanente su cui posare lo sguardo, e il cuore. 

Vista dall'Alexandros Hotel, Platis Yialos, Sifnos ©Foto CECILIA MARTINO


All'orizzonte prende il largo il paesaggio brullo delle colline e piccole valli, le cupole blu delle tipiche costruzioni elleniche, gli sprazzi di bianco come macchie di vernice adamantina, tipici delle case locali. Il primo sorso di tè a colazione, accompagnato da una fetta di pane integrale con olive nere e pomodori del posto è una carezza dell’anima, mi arriva tutto il sapore della Terra, il canto degli ulivi e le mani callose dei contadini chini sulle sementa in qualche campo dove non ci può fermare, ma solo transitare… Credo di non avere mai mangiato con tanto gusto pane e crema di olive nere per tanti giorni di seguito senza mai provare un senso di sazietà. 


La vista dal Ristorante Maiolica, sulla spiaggia di Platis Yialos, Sifnos ©Foto CECILIA MARTINO


E credo di non aver mai mangiato così bene, tra i vari ristoranti provati sul posto, come da Maiolica, che segnalo con molto piacere. Qui, infatti, la selezione delle materie prime è al primo posto e nel menu ci sono molte alternative vegane che, ovviamente, ho molto apprezzato. Sul podio dei miei piatti preferiti gustati in questo buen retiro di gusto direttamente sulla spiaggia con vista splendida sul mare: Hummus con grigliata di verdure; involtini “Raw Vietnamese Style” con verdure e una sfiziosa e rinfrescante salsa al lime di accompagnamento; Insalata Tabbouleh con bulgur biodinamico. Per farvi un’idea – anche della cura estetica con cui vengono presentati i piatti, date un’occhiata al sito e alla Pagina Facebook.

Ogni tuo passo è un respiro dell'Universo. Sifnos, Settembre 2016 

Lungo la spiaggia si susseguono locali, ristoranti e botteghe artigianali dove trovare souvenir in stile cicladico, soprattutto gli oggetti di ceramica di Sifnos dai colori sgargianti, impossibile resistere (salvo riuscire a portarli intatti a casa!). A punteggiare l’orizzonte dalla “spiaggia ampia” del luogo (questo significa letteralmente il toponimo “platis aigialos”, il monastero ottocentesco della Madonna della Montagna (Panagias tou Vounou), la Torre Bianca (Aspros Pirgos), la più famosa delle 55 torri antiche dell’isola e poi… nient’altro che blu, verde acqua, turchese. Mare. Intorno a Sifnos, infatti, non esistono isolette più piccole, tranne l’isoletta non abitata e deserta Kitriani, in direzione sud, vicino al braccio di terra Kontos. 


Dalla mia camera presso l'Alexandros Hotel, Platis Yialos, Sifnos 



Il respiro dell’anima selvaggia fluisce morbido tra un’ode all'amore ispirata direttamente da Afrodite spumeggiante tra le onde del mare e le forme fluide, sinuose a abbondanti dei vasi di terracotta e ceramica ovunque sparsi come decoro nelle strutture alberghiere, ma anche nell’immaginario del ritorno alla Grande Madre, il ritorno a Casa

ENTUSIASMO. Dal greco: avere il dio dentro ... "come di quel poeta che ispirato divinamente raggiunge l'estasi
Sifnos, Settembre 2016



Celebro la missione dell'anima come un’offerta da deporre sulla terra degli dei per eccellenza, dentro al cerchio sciamanico aperto sotto un albero sulla spiaggia di Sifnos e chiuso tra i crinali lievi del Parco dell’Acropoli di Atene sotto il Partenone all'imbrunire: momenti speciali che prendono vita come fulminee ispirazioni, ignari di qualsiasi programmazione prestabilita. 
Il ritiro sull’Isola di Sifnos, allo scoccare dei miei 40 anni di età, è stata forse una delle poesie migliori che potevo scrivere vivendo, con la complicità universale. Vi hanno preso parte demoni e dei, dee, amanti, antenati e soprattutto antenate, avi e spiriti esausti forse un po’ grotteschi ma pur sempre cantori ineccepibili della mia storia personale. Ho calpestato l’arenile con lo stesso tremore estatico di uno Zorba danzante, e ho mescolato sangue a palo santo con la stessa corroborante rinuncia di una madre partoriente. L’Amazzone che è in me ha teso coraggiosamente le mani sull'ultima frontiera da esplorare, Medea ha deposto le armi sacrificali e salvato i suoi figli. Tutto è perfetto… e l’Amore non è mai stato così irresistibile. 


"Una storia è bella, finché non se ne racconta un'altra" (Esopo)

Orizzonte chimerico
non bellezza, ma incanto
quell’essere infinitamente sospesa
tra il non ancora e il mai più. 
Eppure, così presente.
Mistero di onnipresenza
ti porgo, indomita, il mio Amore
che è sempre qui
e sempre altrove


"Finché avrò fiato nei polmoni, Amerò. E anche dopo." (Saffo) - 10 settembre 2016

Sempre dalla Grecia


Benvenuta Selvatichezza! Sulla spiaggia a Platis Yialos, Settembre 2016

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