22 novembre 2023

Ringraziare desidero ... Rovolon


Il dono della gratitudine in trama poetica, come tramandato da Borges, Whitman, San Francesco e prima di loro tanti ancora, e dopo di loro tanti ancora... 

Liberamente ispirato all'evento di Poesia e Meditazione - Workshop esperienziale di ascolto intuitivo svoltosi a Rovolon (PD) sabato 18 novembre 2023


Ringraziare desidero
per i costruttori e le costruttrici di nidi
che da un ramoscello deducono il prossimo focolare
per i sogni dei violinisti morenti
e la vita eterna delle sonate dell'anima
Ringraziare desidero
per il Trillo del Diavolo di Tartini
che riaccende il fuoco vivo dell'intonazione
alle corde di un arcaico sentire
per il colore rosso delle foglie d'acero
che il sole accende e spegne ma soprattutto accende
per la brina sulla macchina a 4 gradi
per il nido d'aquila scolpito davanti all'entrata del Colle del Ciliegio
per il sapore dei funghi, dolce e salato
per la gelatina di mela cotogna che sa di cose buone e genuine
come solo una mamma anziana può tramandare
Ringraziare desidero 
per lo scalpitio del fuoco
che nessun umano può guardare senza uno stupore antico
per il cerchio della poesia che ogni volta mi commuove
per i nomi dei poeti che ancora non conosco
e che attendono pazienti il mio ritorno a casa
per l'incrocio degli occhi tra i passanti e per ciò che rivelano 
se non si fugge prima
Ringraziare desidero
per lo spirito allegro delle terre di vino
per l'acqua pura di torrente, da bere e benedire
per quando ride chi mi sta attorno 
e per quando è vivace tutto il mondo
come in un cielo stellato che è la prima antologia di poesie
Ringraziare desidero
per il richiamo del faggiano 
per la zanzara che mi tiene sveglia a coltivare la pazienza
per non nutrire la rabbia quando sale
per il pane, l'olio e il sale e il primo sorso del caffè alla mattina
Ringraziare desidero 
per i cani che giocano sull'erba, per la terra di campagna, 
per quando mi si sporcano le scarpe 
e sono pronta per un altro viaggio
Ringraziare desidero
per non essere mai pronta
e per il mistero dello sguardo oltre le apparenze
per i numeri imperfetti della memoria fuggevole
e per le mani che sanno ricordare 
le carezze, il calore tra le dita, gli appoggi sul cuore
il dono dei bergamotti raccolti da terra
Ringraziare desidero
per Whitman, Rilke e Francesco d'Assisi
che scrissero già questa poesia,
per il fatto che questa poesia è inesauribile
e si confonde con la somma delle creature
e non arriverà mai all'ultimo verso
e cambia secondo gli uomini e le donne
Ringraziare desidero gli occhi
che non sono fatti per vedere ma per amare
e per la visione universale che a tutti ci compete
Per amor che move il sole e l'altre stelle
e muove tutto, in noi...


La Gioia di dialogare con la Voce dei Poeti, progetto itinerante... Il viaggio continua ... 




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21 novembre 2023

Eventi Poesia e Meditazione Novembre 2023 | Roma Accademia Yoga


Sabato 2 dicembre dalle ore 17.30 presso l'Istituto Accademia Yoga di Roma si terrà un incontro aperto a tutti per beneficiare dell'ascolto poetico intuitivo: il vero Ascolto

“La prima antologia di poesia è il cielo stellato” (Ugo Foscolo) 

Il vero Ascolto induce a liberare tutto il potenziale di Bellezza risanatrice racchiuso nel linguaggio poetico, simbolico ed evocativo. Un linguaggio senza tempo che, da sempre, richiama alla nobiltà d'animo e all'ampiezza di visione. Il vero Ascolto favorisce l’accesso alla Luce Interiore, custodita nel Cuore (Anahata Chakra) e la mente, così purificata, si distende e si apre all’intuizione.



“I malumori sono contagiosi e, in tempi di depressione generale, essi possono contagiare un gran numero di persone. L’uomo non dovrebbe prendere troppo sul serio gli eventi infelici della vita. […] La Gita insegna: “È caro a me colui che non fa distinzione fra bene e male”. Avere una disposizione d’animo ottimistica e cercare di sorridere è cosa costruttiva e vale la pena farla perché ogni volta che esprimete qualità divine, come il coraggio e la gioia, voi rinascete di nuovo; la vostra coscienza si rinnova nella manifestazione della vostra natura, quella della vostra anima. Questa è la rinascita spirituale che vi pone in grado di “vedere il regno di Dio” 

(Yogananda da L’eterna ricerca dell’uomo)


La Poesia risponde a questo contagio gioioso, animico, vitale … è un invito a sentire più che a capire. 

Ci offre possibilità in gran parte inesplorate perché si è abituati a una lettura distratta e mentale dei versi poetici. 

Darsi alla Poesia è un incontro d'amore con se stessi, con il vero Sé.




“La Poesia è la grande energia dell’anima che pulsa in maniera armoniosa in tutte le anime risvegliate, e che può condurre chi la ascolta e la crea dal suo proprio Sé ad un contatto profondo con tutte le anime aperte al grande serbatoio dell’Energia Cosmica”.


Durante l'incontro in presenza, si può fare esperienza diretta di una modalità più genuina di accogliere la parola poetica, in quanto forza risanatrice, evocatrice di Bellezza al di là del bene e del male.  

C'è sempre più bisogno di riscoprire la bellezza, "la bellezza salverà il mondo". 


Da questi presupposti è nato  nel 2021 il progetto itinerante La Gioia di dialogare con la Voce dei Poeti, per non interrompere, trasmettendolo e condividendolo, il grande flusso poetico e mistico che ha attraversato grandi anime, da San Francesco a Rumi, da Yogananda a Sri Aurobindo, da Rilke a Etty Hillesum.



"Dobbiamo nel nostro intimo liberarci di tutto, di ogni idea esistente, parola d’ordine, sicurezza;

dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto,

ogni norma e appiglio convenzionale,

dobbiamo osare il gran salto nel cosmo,

… e allora, allora sì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori."

(Etty Hillesum)


Per le prenotazioni inviare una mail: accademiayoga1969@gmail.com
o telefonare in segreteria al numero 06/4742427.

Il contributo associativo di partecipazione (15 euro) sarà versato direttamente in sede.

Evento su FB

Leggi anche:

Il segreto poetico | La via maestra della semplicità interiore

Poesia e Meditazione | "Una freschezza al centro del petto"



UN QUALSIASI GIORNO A VARANASI

Breve racconto poetico sull'arte del vivere e del morire ispirato a una storia vera.  Testo e foto di Cecilia Martino. Formato e-book Kindle 


Amazon 3,99 Euro 




10 novembre 2023

Origini dello Yoga: significato autentico e pratica nella vita quotidiana


Se si mettono insieme i racconti sulle origini mitologiche con i rifermenti storici, accompagnandosi con l’etimologia delle parole (un ritorno anch’esso alle origini), ci si può fare subito una idea di cosa sia lo Yoga nella sua essenza e del perché – finalmente – sia stato dichiarato anche dall’Unesco un Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Questo testo è tratto dalla lezione tenuta presso Uniporto, l’Università di Istruzione Permanente di Porto Recanati in data 9 novembre 2023 

ORIGINI MITOLOGICHE 

Negli antichi testi vedici si narra che Shiva insegnasse alla sua consorte Parvati le tecniche yoga, in una splendida spiaggia sulle sponde dell’oceano. Un giorno un pesce particolarmente curioso, fu attratto dalla voce melodiosa di Shiva, sentì un forte richiamo e si approssimò alla riva tanto quanto necessario per osservare e ascoltare gli insegnamenti. Il pesce iniziò a mettere in pratica quei metodi con perseveranza e diligenza finché un giorno accadde qualcosa di eccezionale: il pesce si trasformò in uomo, sarebbe a dire, fece un balzo evolutivo cambiando la specie. Da animale ad essere umano. Da quel momento in poi, Matsyendra (questo il nome successivamente assegnato al “pesce che diventa uomo”) continuò a tramandare egli stesso gli insegnamenti yoga. 

Senz’altro questa traccia poetica ci consegna alcuni dati certi sull’origine della yoga: che era una trasmissione prettamente orale, da allievo a discepolo, che avveniva in luoghi di natura dalla cui osservazione, infatti, scaturirono le principali intuizioni dei Rishi sulle leggi cosmiche e sugli asana (posture del corpo e della mente) che le riproducono in chiave analogica. E che, non ultimo, la messa in pratica dei suoi principi comporterebbe una speciazione, ovvero un salto evolutivo

ORIGINI STORICHE ED ETIMOLOGIA

È certo che la saggezza e la filosofia dello yoga hanno radici negli antichissimi testi indiani, i quattro Veda Samhita, databili 2000-1100 a. C (da Vidya, Conoscenza e Samhita letteralmente raccolta di versi, ma anche congiunzione, connessione) dai quali a loro volta si svilupparono sei scuole filosofiche (Darshana, lett. Visione, dunque visione della realtà): il Waisheshika, il Samkya, il Purva Mimansa, il Nyaya, lo Yoga e, per ultimo, il Vedanta che significa “fine dei Veda”. 

Lo Yoga, dunque, è storicamente una Darshana, cioè una visione o scuola filosofica.
Si può trarre l’importante conclusione sullo Yoga quale Via filosofica e insieme pratica di evoluzione, cambiamento di visione, autorealizzazione interiore. Tale autorealizzazione consente di sviluppare appieno il potenziale umano, attingendo a qualità divine, spirituali e portando alla completezza, all’Unione con la vita universale: YOGA vuol dire appunto “Unione” (dalla radice yugir “legare insieme”, “tenere stretto”) ma anche “mettere sotto il giogo”.  

Yuijate anena iti yogah: Yoga è ciò che unisce

Mircea Eliade riassume in poche righe il senso di questa unione, anzi ri-unificazione: “si riferisce all’Unione mistica tra l’anima umana e l’anima divina, o alla restaurazione dell’autonomia della coscienza. In breve, lo yoga è un metodo soteriologico con il quale l’uomo riconquista la libertà iniziale; una via che conduce l’essere umano verso il suo più autentico io” (cit. Yoga, Saggio sulle origini della mistica indiana)

Quale sia il giogo da sciogliere o da soggiogare, appunto, è presto detto: l’identificazione con la mente che mente, il falso senso dell’io, l’ego con le sue dinamiche subconscie. Questo ci porta a considerare lo Yoga anche come un sistema psicologico atto a comprendere il funzionamento dei processi mentali-emotivi al fine di restaurare un benessere integrale: la salute che deriva dalla salvezza, ovvero la liberazione (Moksha) dalla schiavitù del mondo illusorio prodotto dalla ingannevole mente).

   

“Il principale ostacolo dello yogin – citando ancora Eliade – non è il corpo, con le sue funzioni fisiologiche, ma il subconscio, la “sete di vivere”, questo vasto ricettacolo delle esperienze acquisite per eredità, razza, condizione sociale etc.” Si tratta delle sensazioni subliminali, involontarie (vasana), vere e proprie potenze subcoscienti (samskara). 
La via di uscita è la disidentificazione non tanto dalle produzioni mentali in sé, ma dal produttore stesso, che è la vera radice di tutti i problemi: ahamkara, il senso dell’io personale separato, l'ego. Riconoscere che tali produzioni sono pure astrazioni illusorie (Maya) e non la Realtà ultima (discriminazione Viveka) rientra nei processi di comprensione per accedere alla “via di uscita”. 

Tornando al punto focale dello Yoga come Via di accelerazione evolutiva, chiediamoci cosa distingue l’essere umano dagli animali e si spalanca la porta del nucleo essenziale su cui lo Yoga “lavora”: la Coscienza e la Consapevolezza.

Risvegliarsi alla coscienza del vero Sé fa parte dell’aspetto evolutivo dell’essere vivente. Fintantoché rimaniamo con una coscienza assopita interamente identificata con il “falso sé” (personalità egoica), non solo non ci stiamo distinguendo granché dallo stadio evolutivo animale (comportamento dello stimolo-risposta), ma stiamo perdendo di vista (sbagliare la mira = peccare) il senso della vita sulla Terra. Lo Yoga ci conduce a riscoprire questo senso, cambiando prospettiva, apportando una nuova visione, inducendo una trasformazione interiore, posizionandoci (asana = posizioni, modelli posturali) in maniera differente rispetto allo stato ordinario della coscienza addormentata.  L'ego non va demonizzato, va compreso. Il reale può essere conosciuto solo attraverso il falso, quindi l’ego è necessario. Bisogna passarci attraverso, scientemente. Il reale può essere conosciuto solo attraverso l’illusione. 

YOGA NELLA VITA QUOTIDIANA

Traducendo poeticamente gli insegnamenti più dottrinali facenti parte di un metodo sistematico che include un “lavoro” sul corpo, sul respiro, sul rilassamento mentale, etc., possiamo riscontrare che – come tutti i grandi Maestri hanno asserito – “Tutta la vita è Yoga

È yoga ogni momento di comunione con ciò che c’è. 
Quando si ha la pazienza di fermarsi più spesso a osservare invece che subito reagire, a non inseguire pensieri disturbanti, a lasciar decantare il proprio senso di importanza personale. 
Ogni qual volta sentiamo un’apertura sincera di cuore è Yoga (il Cuore è il centro spirituale dell’essere umano), quando stiamo nelle attività da svolgere senza rimuginare o lamentarsi, quando sosteniamo un solo attimo di esistenza piena è yoga, quando prestiamo attenzione e ci muoviamo nel mondo non come automi ma come esseri viventi, organici, spinti da un principio vitale-spirituale. 
Non lasciamoci digitalizzare, virtualizzare, astrarre dalla mente (che è la prima tecnologia di digitalizzazione che ereditiamo in quanto specie umana!). Torniamo a sentire il corpo, la vita incarnata senza pesi e misure, la gioia della pura esistenza, la sostenibile leggerezza dell’essere.





UN QUALSIASI GIORNO A VARANASI
Breve racconto poetico sull'arte del vivere e del morire ispirato a una storia vera, il viaggio dell'autrice in una delle città più sacre e controverse dell'India: Benares.
Testo e foto di Cecilia Martino.
Formato e-book Kindle 


INSTAGRAM ceciliasavitri





"I numerosi esercizi yoga esclusivamente fisici rappresentano anche un'igiene fisiologica molto superiore alla solita ginnastica e agli esercizi di respirazione, in quanto non è soltanto scientifico-meccanica, ma anche filosofica. Attraverso gli esercizi, essa mette il corpo in contatto con l'interezza dello spirito, come risulta dagli esercizi del pranayama in cui il prana è al tempo stesso il respiro e l'universale dinamica del cosmo. Quando l'azione del singolo è contemporaneamente un evento cosmico, l'emozione fisica (innervazione) si collega con quella spirituale (idea universale). Ne deriva una vivente interezza che nessuna tecnica, per quanto scientifica sia, potrà mai produrre. La pratica dello yoga coinvolge a un punto raro ciò che è del corpo e ciò che è dello spirito." (La saggezza orientale, Carl Gustav Jung)


07 novembre 2023

Eventi Poesia e Meditazione Novembre 2023 | Workshop in Veneto


Sabato 18 novembre a Rovolon (Padova) Workshop esperienziale di ascolto intuitivo. 

Fa tappa in Veneto l'evento itinerante La Gioia di Dialogare con la Voce dei Poeti: incontri per riscoprire la bellezza del vero ascolto mediante letture meditate di testi poetici, di parole e di silenzi. Con la collaborazione di Elisabetta Viola, l'evento si terrà presso l'accogliente Sala Sai Ram a Rovolon (Padova).

L'incontro è aperto a tutti, neofiti di poesia e meditazione, o a chi vuole approfondire l’arte della rivelazione diretta ispirata alle intuizioni dei Rishi vedici e dello Yoga della Tradizione.

Grazie allo sradicamento di alcuni luoghi comuni e al rilassamento in uno spazio di ricettività e abbandono, la Parola Poetica può essere fruita in maniera differente e può agire nel corpo, rivitalizzandolo e aprendo a intuizioni e sensazioni inusuali, trasformatrici e benefiche.

Si verrà accompagnati da letture di brani e di silenzi in una esperienza diretta al suono di parole che invitano a una percezione inusuale di emozioni, respiri e pensieri. Parole nuovamente vive, vitali e rivelatrici.



Il percorso si sviluppa in una parte più teorica per piantare nel terreno della consapevolezza alcuni semi di visione diversa dalla coscienza ordinaria, e una parte esperienziale di coinvolgimento anche corporale, multisensoriale, di ... "prova sul campo" per abbandonarsi al contatto dell'essenza intuitiva.

Un percorso mai tracciato, di intimità trasformativa, da percorrere insieme ai partecipanti nel rispetto del mistero che ci anima, ci monda e ci umanizza.


“Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande, senza stupirmi di niente. […] Il savoir-vivre cosmico, benché taccia sul nostro conto, tuttavia esige qualcosa da noi: un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote”. (Wislawa Szymborska). 


Orario: 15.30-19.30
Quota di partecipazione: 35 euro

Evento Facebook  

POSTI LIMITATI! PRENOTAZIONE NECESSARIA 

Alessandra: 371 3625257
Elisabetta Viola: 328 224 4356


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Non comportiamoci male nel cosmo | La legge del sospiro e Wislawa Szymborska

Momenti d'Essere | Le aperture poetiche di Virginia Woolf



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