20 giugno 2024

Il valore dello Yoga per l'umanità


La risoluzione dell'ONU, approvata da 177 nazioni e proposta dal Primo Ministro dell'India Narendra Modi, di dedicare una G
iornata Internazionale allo Yoga (21 giugno), segna un importante riconoscimento al valore dello Yoga nelle sue immense possibilità, come contributo a una cultura di pace, e al miglioramento dei valori etici, psicologici e spirituali a favore dell'intera umanità.

"Questa è una giornata per riflettere su tali valori e apprendere anche quei mezzi psicofisici che lo Yoga insegna per ottenere un corpo e una mente sani ed efficienti" - afferma Swami Yogananda Ghiri, fondatore dell'Unione Induista Italiana. 

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito la salute “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto un’assenza di malattie e di infermità” 
Lo Yoga lo afferma da più di 5000 anni! 


Stare bene non è solo una questione personale, bensì un dovere collettivo, evolutivo. Maggior vigore e equilibrio fanno di noi individui più realizzati, liberandoci da complessi e ampliando il nostro orizzonte. Non basta essere vivi al mondo, bensì vitali e connessi al nostro potenziale interiore che custodisce il segreto per vivere una vita piena e non conflittuale, dunque, pacifica. Se c'è guerra dentro di noi ci sarà sempre anche fuori. La vera libertà è una conquista interiore. Una volta ridestate, le forze interiori dormienti e per lo più inutilizzate dall'essere umano "addormentato", incominciano ad agire, modificando il nostro organismo e tutto il nostro modo di essere


Dal punto di vista dello Yoga
la vita è permeata da una forza che viene chiamata Prana (energia vitale). Tutti gli esseri viventi devono continuamente ricevere questa energia per sostenersi. Questo vale per il regno umano, animale e vegetale. Più energia vitale un organismo possiede, migliore è il suo modo di vivere. Quando l'energia vitale è insufficiente e non equilibrata, il modo di vivere è mediocre e possono insorgere disturbi mentali ed emotivi. 
Lo Yoga asserisce che gran parte delle malattie e dei disturbi a livello fisico, emotivo e mentale, derivino da una insufficiente quantità di energia vitale nell'organismo. La pratica dello Yoga aiuta a mantenere alto il livello di tale energia, incanalandola verso le parti del corpo che ne sono carenti e portando consapevolezza su tutte le modalità con cui si assorbe tale energia (respirazione, alimentazione, traspirazione cutanea, qualità del sonno notturno, etc.) 

Maggiore energia vitale equivale a maggiore vitalità dell'organismo da cui resistenza alla fatica, energia e buonumore. Viceversa,  una minore energia vitale produce scarsa vitalità organica, cattivo umore, nervosismo, e via dicendo. 



Lo Yoga si occupa di eliminare gli ostacoli allo STARE BENE (BEN-ESSERE), primo su tutti la resistenza al fluire della vita che è espansione, apertura, creatività gioiosa, vitalità, movimento, flessibilità, armonia con tutto ciò che c’è. Se non si prova questo stato (che è lo stato naturale dell’essere quando liberato dalle false identificazioni egoiche), a qualche livello c’è un blocco. Lo Yoga ci dice che quasi tutti i blocchi sono di origine nervosa (contrazioni, tensioni, irrigidimento causati dalla mente egoica), ecco perché il rilassamento psico-fisico ha un ruolo chiave nel processo di ri-armonizzazione dell’essere umano al fine di riscoprire una dimensione di esistenza più vasta, sovra-mentale, intuitiva, atemporale, vibrante e persino felice (la felicità sembra un'utopia di questi tempi!)

Approfondimento in questo articolo: Corpo e Universo: la metamorfosi dell'Uomo Cosmico, dal "corpo fatto di cibo" al "corpo fatto di felicità": l'avventura interiore del genere umano che ha dimenticato la propria vera natura. 

Il circolo virtuoso è: corpo rilassato, mente serena, spirito gioioso, sensazione di Unità. 


Lo Yoga è una delle vie più antiche conosciute dall’uomo verso l’Armonia.
Armonia è yoga”, è scritto infatti nella Bhagavad Gita, uno dei testi antichi indiani più importanti. Pur avendo delle radici culturalmente e storicamente definite (l’Oriente, e India in particolare), lo Yoga è un sistema universale, si rivolge a tutti senza distinzione di sesso, etnia, culto, credo e persino età. Chiunque lo può praticare e trarne beneficio.

Lo Yoga lavora a più livelli, considerando l’essere umano nella sua integrità: livello fisico, energetico, emotivo-mentale e spirituale. Non importa da quale livello inizialmente si venga più toccati dalla pratica, perché essendo interconnessi, vengono stimolati tutti nell’insieme. Lo Yoga consente di mettersi in contatto con il corpo per mantenerlo sano, purificando i livelli mentale ed emotivo che sono la causa principale di tutte le tensioni, stress, malesseri e malattie e fare un ulteriore passo: riconnetterci con la dimensione dell’Anima, riarmonizzando lo Spirito.

Lo Yoga è un cammino di autorealizzazione spirituale, non religioso, non dogmatico, basato su principi universali a favore dell’amore e della benevolenza per tutti gli esseri viventi, con un principio che sta alla base di tutto: la non violenza, Ahimsa.

L’approccio non violento al corpo, "tempio dello Spirito" , è più affine al sentire dello Yoga autentico delle origini, uno Yoga che non venga vissuto come mera ginnastica e con atteggiamento acrobatico, competitivo, perfezionistico, tipico del Bhoga

 L’atteggiamento o attitudine (BHAV) è fondamentale: ci si rilassa dallo sforzo (tutto il contrario del fitness!)

Approfondimento sull'importanza del Bhav in questo articolo su Yoga Magazine.

Il rilassamento yogico lavora stimolando il sistema nervoso parasimpatico che riporta il corpo a uno stato di calma, inducendolo a rilassarsi e a digerire: la frequenza cardiaca diminuisce, il respiro rallenta, la digestione si attiva e vengono ripristinate le riserve di energia. L'attività più dinamica, isotonica, ripetitiva tipica degli esercizi ginnici, invece, stimola il sistema nervoso simpatico atto alla reazione attacco-difesa-fuga, rilasciando ormoni: i battiti del cuore aumentano, la frequenza respiratoria accelera, la digestione rallenta, il fegato rilascia energia sotto forma di glucosio.  

Gli esercizi di yoga non sono esercizi bensì asana, che vuol dire posizione, postura, indicando più la stasi che il movimento, il mantenimento in rilassatezza ricettiva più che la ripetitività in azione volitiva.  È uno slittamento di posizione coscienziale: dal fare all'essere. 


Tramite la pratica yoga, che implica un profondo rilassamento del sistema nervoso, si purificano e liberano i ristagni energetici (energia psichica a carattere nervoso) e l’energia scorre più libera e riarmonizzata con il
sistema-Vita: si fluisce con le circostanze esistenziali, sentendosi parte di qualcosa di più vasto e riposante, parte integrante di un Tutto armonioso (Yoga vuol dire questo: Unione) a beneficio di tutti gli esseri viventi. 

"Tutta la vita è yoga", proclamarono tutti i grandi maestri della tradizione, e lo yoga non è ginnastica, è sempre opportuno ricordare. Da qui senz'altro il valore di questa antica sacra via di saggezza, inserita anche dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità

"Ogni yoga è, per la sua natura, una nuova nascita;
è una nascita fuori della vita ordinaria,
della vita materiale mentalizzata,
in una superiore coscienza spirituale,
una più grande e più divina esistenza."
(Sri Aurobindo)

Approfondimento: Origini dello Yoga: significato autentico e pratica nella vita quotidiana


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01 giugno 2024

Libri Spirito e Anima - Cosa vuol dire "dare alla luce" i propri antenati

Racconto di Diana Maria Rosati, VenturaedizioniLibro multidimensionale e corale, orchestrato a più livelli da più mani unite dalla voce del cuore. Un viaggio nella cronaca di fatti realmente accaduti che si trasforma in una chiamata dello "Spirito degli Antenati" con risvolti inconsueti , non sempre facili ma profondamente trasformatori.


Postfazione di Cecilia Martino; postfazione astrologica di Cristina Barbaresi; contributi poetici e meditativi con la tecnica Rajo di Marina Federico (se siete curiosi di scoprire cosa sia il Rajo, la lettura del libro lo svelerà!) 


DALLA POSTFAZIONE DI CECILIA MARTINO


[... ] La storia contenuta in queste pagine, benché abbia riferimenti precisi a fatti e situazioni realmente accaduti, con date, nomi propri di persona, riferimenti a vissuti e contesti storici, culturali e personali dettagliati e specifici, sollecita senza soluzione di continuità il richiamo universale che ci riguarda tutti in quanto esseri umani. In quanto Anime indistintamente mosse dalla nostalgia del “ritorno a casa”, quell’anelito più o meno marcato in ciascuno di noi a ricongiungersi con lo Spirito infinito, la splendente vacuità luminosa dell’Origine.  E questo richiamo quasi sempre utilizza l’imprevisto per ridestarci dal torpore, fatti spiazzanti e situazioni forti ci “capitano” - come nel caso raccontato da Diana - e abbiamo solo due possibilità: o sentirci vittime, rimanendo intrappolate nella personalità frustrante, oppure lasciarci condurre nella direzione della scoperta, della libertà e delle infinite potenzialità del nostro essere più recondito, luminoso e sapiente. Questa seconda traccia è il cammino coraggiosamente intrapreso dall’Autrice, la quale ce ne restituisce l’ardente fiamma come a poterne assimilare l’effetto trasfigurante anche solo leggendo il suo racconto.
Spesso a fare da tramite per tale ricongiungimento all’Origine sono i nostri avi e antenati che, a un livello di espansione metaforica, rappresentano le nostre Radici. Un albero fiorente e armonioso ha radici ben salde e nutrite, trae dai bassifondi umidi, oscuri, impenetrabili della Madre Terra, l’humus per sviluppare tutte le sue potenzialità di albero: il tendersi verso l’alto con le antenne celesti dei suoi rami non potrebbe avvenire se non avesse radici poderose e sane, nel giusto equilibrio che attraverso il tronco (la parte mediana) consente lo scambio ininterrotto tra ciò che viene dal basso (mondo infero, oscuro, profondità uterine, terrestri) e ciò che scende dall’alto (mondo celeste, luminoso, espansione eterica, spaziale). Evidente l’importanza della parte mediana in questo scambio continuo che deve essere alimentato, sostenuto, accolto e celebrato ogni giorno, con pazienza e gratitudine e che nel corpo umano si identifica nel Cuore, il grande trasformatore, il centro spirituale dell’amore e del perdono, della compassione e della divinità da far venire alla luce. 

[...] I legami familiari – se riconosciuti e visti per quello che sono, se illuminati da una nuova luce della consapevolezza, come Diana ci invita a fare dalla prima all’ultima pagina del libro – inevitabilmente sfociano nella comunione con l’aspetto cosmico di cui siamo parte. Macrocosmo nel microcosmo, esseri di stampo divino. Nomi e forme che, prima o poi, dobbiamo lasciar svanire per unirci al senza nome e senza forma. Eppure, in questa danza è contenuto il ritmo misericordioso della vita. [...] 

“Finché gli antenati soffrono dentro di noi, non potremmo davvero essere felici” scrive il grande maestro zen di scuola vietnamita Thich Nhat Hanh nel suo libro "Paura.Supera la tempesta con la saggezza – ", a conferma del fatto che vivere nella Presenza totale non vuol dire rifiutare, reprimere, ignorare il “passato", in quanto tutto è simultaneamente presente nel medesimo istante del qui e ora. 

L'AUTRICE

DIANA MARIA ROSATI ha completato i corsi di cristalloterapia alla “Crystal Academy of Advanced Healing Arts” di Katrina Raphaell tenuti in Italia da Patrizia Priyen Tassini. Dal 2005 attraverso la pratica e l’esperienza personale, diffonde la ricerca e la conoscenza dei cristalli sia con pratiche individuali che di gruppo. Nel 2016 a Jesi, la città dove vive, in una piccola torre suggestiva delle mura della vecchia città, allestisce una mostra personale permanente di cristalli, possibile da visitare tramite prenotazione.

Presentazione del libro presso Ortolibreria di Jesi, 30 maggio 2024
A sinistra: L'autrice Diana Maria Rosati con Catia Ventura (Venturaedizioni)
In alto a destra, di spalle: Cristina Barbaresi, Cecilia Martino, Marina Federico

ALTRE ISPIRAZIONI SUL TEMA

Film Coco - L'importanza degli antenati e dei sogni ribelli: