30 gennaio 2023

Poesia e benessere | L'ascolto intuitivo espande i confini


"Capire che cosa è lo spazio!  La sovrabbondanza di tutto, che non ci sono confini" (Walt Whitman) 

Uno dei sinonimi di Poesia è spaziosità o spazialità. Rientra in quello che a me piace evocare come MANDALA DELLE 5 ESSE con cui è possibile entrare in risonanza mediante l’ascolto intuitivo di poesie (Silenzio, Spaziosità, Semplicità, Stupore, Sensibilità). 

Il linguaggio poetico non contrae - perché non in-forma, non vuole esprimere concetti, bensì espande - perché libera forze, le forze evocative originarie della parola che nel linguaggio ordinario sono nascoste, cementificate, occultate dall’allontanamento dall’origine arcaica del linguaggio. Ne ho scritto in maniera più estesa qui: Le radici organiche della Poesia | 5 spunti di incarnazione poetica.

La Poesia è un ritorno alle Origini, in senso sia etimologico che ontologico, esistenziale. Dal Logos al Mythos.

“La prima indica la parola esatta, soppesata, delimitata da un ambito e da un contesto precisi, con determinati presupposti. La seconda è la parola vera, che vale di per sé al di là di qualsiasi ambito, è quella che viene usata per le cose divine (universali), che non hanno bisogno di prove, ma vengono date o rivelate”. (Mario Negri, All’origine delle parole).

 

All'origine Delle Parole
Ovvero del significato occulto ed antico di alcune parole e del potere di conoscenza e di magia che in esse si può ancora trovare
€ 22,50

DALLA CONSECUTIO TEMPORUM ALL'ETERNO PRESENTE

In un terreno di abbandono consapevole verso un ascolto di tipo diverso, accade uno slittamento da una percezione logocentrica condizionata da presupposti (volitiva) a una percezione mitica, pura, libera da intenzione (ricettiva). Slittamento che avviene anche a livello temporale: il tempo del logos è un tempo lineare (la modalità consequenziale cara alla mente logico-razionale segue la linea orizzontale passato-presente-futuro), mentre il tempo mitologico è circolare (eterno presente). 
Nella visione poetica, che emerge da linguaggi simbolici, metaforici, analogici e intuitivi, tutto accade sempre nel momento presente. Una poesia - che nella sua essenza è musica e ritmo - è sempre nuova.


Quando viene pronunciata ad alta voce, letteralmente rivive. Vibra. Suona.
Il diapason dell'accordatura a questo canto universale è il CUORE. Ne ho scritto in maniera più estesa qui:
 Ecco perché leggere poesie ad alta voce fa bene alla salute.

La poesia è un ritorno alla dimensione atemporale, dove lo spazio viene percepito “in sovrabbondanza di tutto”. 

“Quando cogli la spazialità luminosa del tuo corpo che irradia in tutte le direzioni, ti liberi dalla dualità e ti fondi nello spazio.” (Vijnana Bhairava Tantra, sloka 43)

La parola poetica nasce dal silenzio e dalla spaziosità, è sempre un indizio che schiude al mistero dell’essere e non ci chiede di essere capita intellettualmente, ci richiama piuttosto alla resa, alla ricettività, a farci largo, a darci spazio, pazientare. Ri-connette al “sentimento oceanico” originario, dell’essere parte di un Tutto infinitamente più grande che ci compenetra: il tesoro divino nel cuore umano con cui sintonizzarsi mediante il “rilassamento dallo sforzo”.

L’ascolto intuitivo di poesie lette ad alta voce è un invito a far riposare la mente nel cuore. E attendere … 

“Il più grande complimento che abbia mai ricevuto è stato quando qualcuno mi ha chiesto cosa pensavo e ha aspettato la mia risposta.” (Henry David Thoreau) 




 INCONTRI IN PRESENZA MEDITAZIONE E POESIA: LE DATE DEL 2023


Incontro Poesia e Meditazione: 5 Dialoghi con l'Infinito
sabato 28 gennaio 2023 presso H'olla - Porto Recanati



LA POSTURA DI MEDITAZIONE

La postura della meditazione è una postura fisica:
stiamo seduti a terra con un forte senso di radicamento, le ginocchia toccano il pavimento, le natiche sono appoggiate, la schiena è eretta, ma flessuosa, non rigida, il petto è aperto al mondo, all’infinito, le mani sono appoggiate con semplicità una sull’altra oppure sulle ginocchia, gli occhi sono chiusi o lo sguardo è abbassato e fuori fuoco, una vista periferica.
Ma la postura è soprattutto una postura del cuore, senza la postura del cuore non c’è nemmeno quella del corpo o è forzata e rigida. 
La postura del cuore è: io sono qui, aperta a qualsiasi cosa sorga e mi visiti, sono radicata a terra, sento il suo sostegno, e insieme mi alzo verso il cielo, nello spazio, li cucio. Il respiro è il mio alleato, mi fa stare qui in questo momento che fugge, nel presente che non è un tempo, sono seduta come un gatto, pronto a lanciarsi nel mondo se necessario. 
Sono seduta per conoscere, non per fuggire in un mondo solo interno, in un oltre. Sono seduta perché tutto brucia di illusione e di incantamento e ora so che non voglio più essere incantata, che voglio svegliarmi.

(da Il silenzio è cosa viva, Chandra Livia Candiani)

 


Poesia e Meditazione | "Una freschezza al centro del petto"



L’ultima invocazione

Alla fine, dolcemente,

dalle mura di questa casa possentemente fortificata,

dai ganci di serrature solide, dalla guardia di porte ben chiuse,

lascia che io mi espanda.

Lasciami scivolare fuori senza rumore

con chiavi di tenerezza gira le serrature – con un sussurro

apri le porte, o anima.

Dolcemente – non essere impaziente

(forte è la tua presa, carne mortale,

forte è la tua presa, amore).

(Walt Whitman)

 







POESIA "QUANDO NIENTE ESISTEVA" DI SRI AUROBINDO

POESIA "NASCITA" DI TAGORE

Poesia Quando niente esisteva di Sri Aurobindo


Quando niente esisteva,
l’amore esisteva
e quando niente resterà,
l’amore permarrà.
È questi il primo e l’ultimo,
il ponte di verità,
è il compagno nel fondo della tomba,
è l’edera che all’albero si avvinghia
e prende la sua bella vita verde
nel cuore ch’esso divora.
È grazie a lui, fratello mio, dotato
di pura intelligenza
che ti lasci condurre sulla strada
dal tamarindo della direzione,
che penetri per mezzo del tuo cuore
il senso arcano delle cose,
che prepari con le tue stesse mani
la giuggiola della solitudine
la padronanza divina
invisibile eppur così visibile,
dei due Orienti e dei due Occidenti
dominatrice, la divina amica!
Tu che noi sei duro d’orecchi,
che cogli il senso
della porta che stride,
della mosca che ronza,
delle carovane in marcia,
del moto della bruma mattutina,
del cielo semiaperto della rosa,
rispondi: cosa hai compreso
della voce del liuto e del flauto?




Poesia contenuta nel libro Sri Aurobindo POESIE, edito da Aria Nuova Edizioni nella collana Mantrica, con testi originali a fronte e traduzione dell'eccelso Tommaso Iorco del quale riporto queste parole: 

Il mondo attuale ha terribilmente bisogno di VERA POESIA per uscire dal marasma di bruttura in cui si trova e che rischia di sommergerci.  

E quale migliore poesia può esistere del dettato mantrico di Sri Aurobindo?

Ma le poesie liriche di Sri Aurobindo, al pari di tutte le produzioni poetiche realmente ispirate, vanno LETTE e MEDITATE.

Lette attentamente, più volte, cercando di cogliere, volta per volta, il senso, la bellezza, il ritmo, la sonorità, la forza espressiva, il livello d’ispirazione, di ogni singolo verso e dell’insieme.

Vanno quindi meditate profondamente, lasciandole depositare nel profondo, per produrre in noi — o riprodurre all’interno della nostra coscienza — quella pura gioia che le ha fatte scaturire, dando loro un corpo di magnificenza e di puro incanto nella nostra anima.


È possibile acquistare il libro contattando direttamente l'editore (info@arianuova.org): sul sito a questo link si trovano tutte le informazioni utili relative al libro. 



Mirra Alfassa La Mère compagna spirituale di Sri Aurobindo

Poesia, quel passatempo divino dal potere illuminante | Sri Aurobindo

La Gioia di Dialogare con la Voce dei Poeti | Poesia e Meditazione





Lo Scopo della VitaVoto medio su 4 recensioni: Da non perdere
€ 5,00

Sulla MeditazioneVoto medio su 6 recensioni: Da non perdere
€ 6,00

Microbi e EpidemieVoto medio su 1 recensioni: Da non perdere
€ 5,00

Lo Scopo della VitaVoto medio su 4 recensioni: Da non perdere
€ 5,00

24 gennaio 2023

Poesia e Meditazione | "Una freschezza al centro del petto"

Ci sono due tipi di intelligenza, scrive poeticamente il mistico sufi Rumi. E da questa intuizione primaria, si muove l'anelito dello sguardo contemplativo che è la nostra vera natura … 


C'è uno sguardo contemplativo che libera l'intuizione, muove energie sopite, ri-connette spontaneamente all'Infinito del nostro più intimo essere. 

E' lo sguardo poetico, è lo sguardo meditativo. Chi assimila totalmente il senso autentico della meditazione, non può che riconnettersi con la naturale poeticità della vita. E chi assimila totalmente il senso autentico della poesia, non può che rivolgersi al mondo con sguardo rinnovato, profondamente spirituale , unitivo, universale. 

Due tipi di intelligenza (Rumi) 

Ci sono due tipi di intelligenza. Una acquisita,

come fa lo scolaro che memorizza fatti e concetti

dai libri e da quel che il maestro dice,

accumulando conoscenze dalle scienze tradizionali,

come da quelle nuove.

Con questa intelligenza ti elevi nel mondo,

ti collochi davanti o dietro gli altri

in base alla tua competenza nel memorizzare

l’informazione. Passeggi con questa intelligenza

per i campi della conoscenza segnando sempre più

cose sul tuo quaderno d’appunti.

C’è un altro tipo di quadernetto,

uno già completo e custodito dentro di te,

una sorgente che straripa dal suo alveo. 

Una freschezza al centro del petto. 

Quest’altra intelligenza 

non ingiallisce e non ristagna. È fluida,

e il suo movimento non è da fuori a dentro

attraverso le condutture di un sapere canalizzato.

Questo secondo sapere è una fonte

che da dentro di te va verso l’esterno.



Poesia e meditazione attingono all' "altro tipo di quadernetto"...

La parola poetica è gentile invito di comunione e di silenzio, diversamente dal linguaggio che si affanna a voler dare informazioni e comunicare qualcosa. Il tipo di linguaggio  indica un tipo di atteggiamento interiore, una propensione, modalità energetiche e vibratorie differenti. 

La poesia mette in relazione più che contenere, non veicola contenuti, bensì celebra un canto, un canto fatto di versi… Sono parole che alludono, dunque, non parole che “dicono tutto così chiaro” (oppressione della razionalità), parole che aprono, tutt'al più indicano una direzione, un verso, appunto.  L'apertura mette in relazione, la chiusura isola.

Riabilitare un linguaggio di apertura è salute: "una freschezza al centro del petto".

Riabilitare un ascolto veramente ricettivo e disponibile è alla base di qualsiasi rapporto di armonia, dentro e fuori di noi.

Primo passo: spostarsi da un atteggiamento volitivo razionale a uno ricettivo più intuitivo. Occorre rilassarsi! Rendersi disponibili all'apertura. 

Slittamento di posizione interiore, coscienziale. 

Dalle interpretazioni mentali al mondo delle sensazioni e dal mondo delle sensazioni percepite con il senso dell'io personale alle sensazioni vissute in percezione diretta, cioè senza intervento né intenzione dell'io volitivo.

Si crea così una intimità di ascolto, abbandonata e ricettiva.

Diamoci a questa opportunità. Ascoltiamo le poesie con il corpo, non con la mente. 

Già porsi in una corretta prospettiva è un invito a... Vedere. 


INCONTRI IN PRESENZA MEDITAZIONE E POESIA: LE DATE DEL 2023

Incontro Poesia e Meditazione: 5 Dialoghi con l'Infinito
sabato 14 gennaio 2023 presso H'olla - Porto Recanati


Partire col verso giusto! 

La Poesia non ci chiede di essere capita, bensì accolta nel suo ritmo, musicalità non confinata a concetti chiusi, un vedere dal di dentro.
Occorre rilassarsi! 

Io imparo a vedere … sussurrava il poeta Rilke, e ancora: 

"Non so perché tutto penetra in me più profondo e non rimane là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva. Ho un luogo interno che non conoscevo. Ora tutto va a finire là. Non so che cosa vi accada". 

E non bisogna saperlo. Sentirlo sì. “A me piace sentire le cose cantare”.
E re-incantare il mondo…

Occorre rilassarsi. Lasciarsi andare, abbandonarsi… 

Una poesia è una coccola per l'anima, non un esame da superare, è il modo con cui la Vita (con la V maiuscola) vuole entrare in comunione con noi.
“Lascia che tutto ti accada: bellezza e terrore”!



Io temo tanto la parola degli uomini. 

Dicono tutto sempre così chiaro: 

questo si chiama cane e quello casa, 

e qui è l'inizio e là è la fine. 

E mi spaura il modo, lo schernire per gioco, 

che sappiano tutto ciò che fu e sarà; 

non c'è montagna che li meravigli; 

le loro terre e giardini confinano con Dio. 

Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani. 

A me piace sentire le cose cantare. 

Voi le toccate: diventano rigide e mute. 

Voi mi uccidete le cose

(Rainer Maria Rilke)




Imparare a quietarsi, lo spirito giusto di accoglienza, aprirsi all'apertura stessa, senza aspettative. Quell'atteggiamento (bhava) che nello yoga facilita la contemplazione dell'infinito (Ananta Samapatti) inteso anche come espansione: il fine ultimo della pratica Yoga secondo il Rishi Patanjali e la tradizione. 

Il rilassamento e uno stato di piacere inducono espansione, lo sforzo e la tensione inducono contrazione.
Il piacere dell'ascolto di una poesia è espansivo così come il rilassamento nello stato meditativo. 

Durante l'ascolto di una poesia letta ad alta voce, lasciamoci toccare dalle parole, facciamole vibrare nel corpo senza attaccarci alla ricerca del significato, l'ossessione pedante della mente prosastica e prosaica, prolissa e insicura. 

Riabilitiamo il poeta che è in noi, l'abilità ad abitare ampi spazi di silenzio, di umile attesa, di contemplazione, di osservazione complice alla vita, senza pedanteria e ostilità… 

Il poeta canta la vita e la vita canta il poeta.

Si legge in La luce sul Sentiero (… un manoscritto di foglie di palma, incalcolabilmente antico, tanto antico che prima del tempo di Cristo gli uomini ne avevano già dimenticata la data e il nome dell’autore, e ritenevano che la sua origine si perdesse nell’antichità preistorica): ASCOLTA IL CANTO DELLA VITA!


La Luce sul SentieroVoto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 8,00
Ascolta il canto della vita.
Cercalo e ascoltalo, come prima cosa, nel tuo cuore.
Comincerai forse per dire: “Non c’è; quando cerco non trovo che dissonanza”. 
Cerca più profondamente. Se di nuovo sei deluso, fa sosta, poi cerca di nuovo più profondamente ancora. Vi è una melodia naturale, una sorgente oscura in ogni cuore umano. Può essere soffocata, totalmente celata e ridotta al silenzio; ma vi è. Alla base stessa della tua natura troverai fede, speranza e amore.  
Ascolta il canto della vita!


"Chi sceglie l'infinito, è stato scelto dall'infinito" (Sri Aurobindo). 

Quando il senso dell'io personale man mano si dissolve, o anche solo rallenta la morsa, riassorbito nella spaziosità della consapevolezza pura, senza intenzione: 

"Avviene la liberazione di energie in un ascolto libero da concettualizzazioni, in un domandare libero da urgenze aneddotiche che per lo più nascono dall'agitazione". (Eric Baret)


Lasciar Libera la LunaVoto medio su 3 recensioni: Buono
€ 20,00


Occhi da poeta | Differenza tra concentrazione e contemplazione 

La Gioia di Dialogare con la Voce dei Poeti: progetto itinerante di Cecilia Martino